Insulti ai vigili urbani sul web, nei guai in otto

Apprezzamenti pesanti e offese da parte di automobilisti. Indagine della Procura per risalire alle identità nascoste dietro i profili social

Un computer

Un computer

Sarzana, 10 giugno 2020 -  Il tempo della solidarietà e del vogliamoci bene è già un ricordo che appartiene al passato. Anche le pagine social sono il termometro della lenta ripresa della quotidianità e la conferma che quei giorni difficili non hanno addolcito certi spiriti ribelli. Soprattutto se a coprirli c’è una tastiera, un falso nome di accesso e nessuna fotografia che possa ricondurre alla vera identità. All’identikit del vero "rivoluzionario" armato di connessione internet corrispondono però anche almeno 8 nomi, cognomi e indirizzi che la Procura della Spezia sta contattando per conto della polizia municipale di Sarzana. Il comando negli ultimi tempi è stato tempestato di insulti, apprezzamenti poco simpatici sia nell’aspetto umano che professionale degli agenti del comando diretto da Roberto Franzini. La battuta ironica dopo una contravvenzione, chissà perchè sempre ingiusta, ci può stare così come l’imprecazione per una sanzione salata arrivata all’improvviso a causa di un parcheggio che non sembrava così mal eseguito. Ma la durezza di certi commenti e l’offesa pesante hanno fatto scattare la reazione. Forse i tanti frequentatori delle pagine di Facebook, quelle espressamente dedicate al "so tutto io" e realizzate appositamente per dare sfogo agli istinti primordiali, non sanno che vengono lette anche dai diretti interessati o comunque da persone vicine, amministratori ma anche semplicemente amici.  

E così in queste settimane al comando sarzanese si sono impegnati nel decifrare quegli insulti e soprattutto a risalire alla vera identità degli otto autori di commenti da denuncia. La maggior parte infatti è risultata nascosta da nomi di comodo e immagini fantasiose. Ma la rete lascia sempre una traccia e per questo gli autori degli scritti rischiano grosso. "Dispiace molto – ha commentato il comandante Roberto Franzini – e sono situazioni che vorrei neppure commentare. Purtroppo si corre il rischio di creare un clima di tensione che può creare ripercussioni negli agenti che stanno svolgendo quotidianamente il loro compito con professionalità. Non è ammissibile che vengano insultati per cui certe situazioni verranno perseguite. In passato abbiamo sempre voluto evitare proprio perchè molto spesso ci troviamo di fronte a persone in difficoltà ma non possiamo correre il rischio che il passaparola possa accendere gli animi con ripercussioni verso chi sta semplicemente svolgendo il proprio dovere". Per cui sia chiaro ai guerrieri della notte con il nome mascherato: le indagini sono aperte, la denuncia è prevista dal codice penale e le sanzioni sono pesantissime.  

Massimo Merluzzi © RIPRODUZIONE RISERVATA