
Incursori fratelli gemelli: "Un legame di famiglia"
Per un attimo, quando si trovano uno di fronte all’altro, l’unica cosa che permette di distinguerli è il copricapo: Francesco ha sulla testa il glorioso basco verde mentre Matteo indossa ancora il ’berrettuccio’ da allievo. Ma un istante dopo, segnato da un colpo di cannone a salve che sancisce la nascita di un nuovo Ardito Incursore della Marina Militare Italiana, i due fratelli sono identici. Entrambi calzano sulla nuca il basco verde smeraldo e neanche i loro familiari più stretti, giunti dal Lazio per assistere alla cerimonia, sarebbero in grado di individuare chi sia uno e chi sia l’altro. Più che fratelli perché gemelli, i due ragazzi sono legatissimi. "Osservando nostro padre, militare di leva, fin da piccoli – racconta Matteo – abbiamo sentito grande fascino per questo tipo di vita. Sapevamo che avere un certo punteggio nello studio era importante e fin dalle scuole ci siamo impegnati avendo in testa questo obiettivo". Francesco riesce al primo tentativo, una volta diplomato vince il concorso, accede all’addestramento e diventa incursore. Per Matteo invece la strada è più complicata. Al primo tentativo la prima selezione non viene superata, al secondo sì, ma durante le prove fisiche del corso si infortuna.
"Due momenti molto difficili, ma che hanno accresciuto in me la voglia di non demordere e di raddoppiare le energie per raggiungere l’obiettivo. In questo devo ringraziare tantissimo Francesco per essermi stato sempre vicino". Proprio per questo ad imbascarlo, eccezionalmente, è il fratello e non l’istruttore come per gli altri dodici che hanno superato il corso. Un addestramento duro, fatto di lunghe marce in assetto pesante, nuotate in notturna in acque gelide e lanci con il paracadute, in cui si sviluppano legami fortissimi con i propri “Frà“ di corso e con i propri maestri. Gli istruttori hanno personalità diverse, e proprio questo permette di dosare severità e morbidezza in un percorso che comunque rimane per pochissimi perché lo standard da mantenere rimane altissimo. Quando tra maestro e allievo, nel momento dell’imbascamento, gli sguardi si incrociano è facile vedere un po’ di emozione. Che subito svanisce con l’esplosione che accompagna la nascita di un nuovo incursore. Il basco verde è solo il punto di partenza per nuove avventure.
Vimal Carlo Gabbiani