In attesa del biodigestore i rifiuti finiscono in Emilia

La convenzione: 7mila tonnellate di indifferenziato che supereranno i confini. Un provvedimento tampone, aspettando la decisione al Consiglio di Stato

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I rifiuti, almeno una parte, faranno un viaggio dalla Liguria fino all’Emilia Romagna chiamata in soccorso della nostra Regione impegnata a far fronte allo smaltimento dell’indifferenziato. Un accordo che coprirà tutto il prossimo 2023 e forse una parte anche dell’anno successivo prevedendo il conferimento in Emilia Romagna di 7 mila tonnellate di rifiuti urbani rispondendo così alle esigenze della città di Genova e delle Province di Savona e Imperia. Ma i rifiuti, una volta scaduta la convenzione temporanea, dovrebbero riprendere la strada di casa e trovare quindi stoccaggio nei biodigestori di Saliceti al confine tra i territori di Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure e Colli, oppure negli impianti per il trattamento della differenziata a Sanremo e Terzorio e nella nuova discarica del Boscaccio.

Tutti impianti i cui progetti sonoo approvati da Regione Liguria e inseriti nel nuovo piano regionale dei rifiuti sottoscritto llo scorso luglio oltre che sostenuti dai fondi del Pnrr. Sembrerebbe essere soltanto una questione di tempo, dunque, a dispetto della sentenza del Tar della Liguria che sta bloccando il piano proposto da Re.Cos e autorizzato da Regione Liguria e Provincia della Spezia di realizzazione di un impianto bidigestore dei rifiuti nella zona di Saliceti. Sentenza ancora appesa al giudizio del Consiglio di Stato che lo scorso 15 dicembre ha esaminato il ricorso prendendosi qualche settimana di tempo per approfondire il lavoro. Il giudizio però non sembra spaventare affatto Regione Liguria che ha comunque predisposto il piano B ovvero l’inserimento dell’area di Saliceti nel nuovo piano dei rifiuti. Una correzione dunque all’errore che ha convinto il Tar a bocciare Saliceti subentrato in corsa al sito di Boscalino. L’iter di approvazione dovrà ripartire e nel frattempo i rifiuti, 7 mila tonnellate, che avebbero dovuto essere smaltiti in Liguria andranno in Emilia Romagna. La delibera, approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente e al ciclo dei rifiuti Giacomo Raul Giampedrone, prevede infatti l’attivazione di forme di reciproca collaborazione in materia di infrastrutture e politiche ambientali con l’Emilia Romagna. Un accordo sottoscritto nel giugno del 2021 che scatterà già a gennaio e resterà valido fino al 2024. La quantità dei rifiuti non è però quella totale. Infatti un’altra parte verrà invece trasportata negli impianti del Piemonte grazie a un altro accordo avviato a settembre. Una fase soltanto transitoria, come ha voluto specificare la Regione Liguria, in attesa che ognuno si faccia poi "i rifiuti suoi" e Saliceti accolga quelli della Provincia spezzina e di una parte del Tigullio.

Massimo Merluzzi