REDAZIONE SARZANA

Il sindaco che ha segnato la svolta "Civismo e partiti politici insieme Continuiamo a lavorare per la città"

Cristina Ponzanelli è stata riconfermata primo cittadino di Sarzana sfiorando il 54% delle preferenze. Sul secondo mandato: "Non smetteremo di intercettare risorse esterne per migliorare ancora di più" .

Il sindaco che ha segnato la svolta "Civismo e partiti politici insieme Continuiamo a lavorare per la città"

A chiudere il ciclo di interviste de "La Nazione" ai componenti della nuova giunta sarzanese è la vera protagonista della seconda vittoria della coalizione di centrodestra. I cittadini lo scorso maggio hanno deciso che a guidare Sarzana per i prossimi 5 anni sarà ancora lei, non solo il primo sindaco donna ma anche il primo cittadino di centro destra che la città abbia mai avuto, Cristina Ponzanelli.

Sindaco quella della sua coalizione è stata una riconferma netta. La componente civica ha giocato un ruolo fondamentale superando, per preferenze, tutti i partiti. Se lo aspettava?

"Sono molto felice che la città abbia colto la bontà di una proposta fatta di tante persone preparate, serie e appassionate che, oltre destra e sinistra, si sono messe in gioco solo per amore di Sarzana e che costituiscono un valore aggiunto per la città affiancando i partiti, che hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo essenziale. Mi aspettavo che i cittadini riconoscessero l’enorme lavoro che abbiamo fatto tutti insieme e grazie al quale abbiamo meritato fiducia per il futuro".

Lei nel corso della prima legislatura faceva parte del gruppo politico Cambiamo di Giovanni Toti. Come mai ha poi deciso di essere a capo di una lista civica durante le ultime elezioni?

"Il Presidente Toti ha avuto molti anni fa la lungimiranza di intuire quanto il civismo sia essenziale per il miglior governo possibile dei territori. Un modello che ha dimostrato di funzionare, anche e soprattutto a Sarzana, che è stata ostaggio per moltissimo tempo di un solo partito. Partiti e civismo insieme hanno portato finalmente al cambiamento e a un destino diverso, di crescita e sviluppo per la città. Un modello che è stato coltivato in questa tornata elettorale, portando energie nuove, tra cui quelle di tanti giovani. Ne sono molto orgogliosa".

Se dovesse sceglierne soltanto 3, quali crede siano stati i traguardi raggiunti nel suo primo mandato ad essere stati determinanti per la sua riconferma a sindaco?

"Uno su tutti: c’è una città che è tornata a credere che la politica può essere una cosa nobile, fatta di ascolto, impegno quotidiano e tanto lavoro, che porta piccoli o grandi risultati concreti. E poi una nuova scuola, la lotta al dissesto idrogeologico a Marinella e nei quartieri con la sistemazione di vecchissime frane, le politiche per la sicurezza, nuove infrastrutture per la viabilità, nuovi marciapiedi dove non sono mai esistiti, importanti investimenti nella cultura che hanno avuto riflessi anche sul turismo, l’impegno per il recupero del nostro straordinario patrimonio immobiliare abbandonato, come il XXI Luglio e la Colonia Olivetti, risorse intercettate all’esterno senza precedenti nella nostra storia. Potrei proseguire ma siamo già ben oltre le tre scelte che mi sono state chieste".

La giunta Ponzanelli bis è quasi o del tutto rinnovata. Oltre lei e all’assessore Stefano Torri, gli altri componenti non sono stati rieletti e il vicesindaco Eretta non si è neppure ricandidato. Crede che ci siano state scelte adottate - o magari non adottate - dagli ex assessori che abbiano portato a questo risultato?

"Il grande lavoro che è stato fatto negli ultimi cinque anni e da cui parte questo nuovo inizio è frutto dell’impegno di tutti e ognuno è stato essenziale. La nuova formazione è lo specchio delle scelte fatte dai cittadini che hanno dato con il loro voto democratico indicazioni chiare. Abbiamo oggi al lavoro per Sarzana persone competenti e motivate e sono sicura che lavoreranno bene, lo stanno già facendo".

Su quali progetti nuovi si concentrerà la sua attenzione e quella della giunta in questo secondo mandato?

"Abbiamo 80 milioni di euro conquistati all’esterno e intendiamo metterli a terra senza perdere nemmeno un centesimo. Continueremo a ricercare risorse per migliorare Sarzana sempre di più. Penso alle aree retro ferroviarie, che sono state fino a poco tempo fa ostaggio di un progetto urbanistico mostruoso (Botta) e di operazioni economiche finanziarie disastrose (SPS). Continueremo a lavorare per far crescere la città ancora e ancora, come ha già dimostrato di poter fare in questi anni difficili".

Recentemente è stato fatto un bel passo avanti per la realizzazione del Pinqua, con la firma del contratto di compravendita tra il Comune e la Marinella spa per quanto riguarda gli immobili. I terreni devono invece ancora essere frazionati. Sulla possibilità o meno di poter frazionare i terreni della piana agricola di Marinella si è discusso a lungo. E, proprio in relazione a questo aspetto, una domanda sorge spontanea. Che fine ha fatto il progetto del maxi uliveto?

"Abbiamo lavorato senza sosta per trasformare Marinella da terra di fughe e abbandoni a terra di opportunità: i nuovi argini del Parmignola, un nuovo sistema idraulico per la piana, l’uscita del litorale e del borgo dalla zona rossa , 15 milioni del Pinqua conquistati per la rigenerazione della frazione. L’investimento dei fratelli Merano costituisce un’importante opportunità di sviluppo agricolo della piana, che sarebbe già realtà se non fosse insorto un contenzioso tra la proprietà e l’investitore che speriamo possa dirimersi al più presto.

Come si immagina la Sarzana del 2028?

"Una città che ha saputo realizzare un futuro migliore, quello che merita e che le è stato negato per troppo tempo da una classe politica miope e incapace".

Elena Sacchelli