REDAZIONE SARZANA

Il distretto turistico che... non c’è "Sarzana pensa solo a se stessa Dimenticata la stazione di Luni"

Il sindaco Silvestri attacca il Comune capofila che si è ’aggiudicato’ i nuovi collgamenti con la riviera "Dichiarazioni trionfalistiche ma sta rinunciando ad offrire opportunità al suo stesso territorio".

Il distretto turistico che... non c’è "Sarzana pensa solo a se stessa Dimenticata la stazione di Luni"

Una preziosa opportunità turistica, sfruttata a metà. Il collegamento tra la stazione ferroviaria di Sarzana e Levanto consentirà da giugno fino a novembre a tanti turisti di fare fare la spola tra la città e le Cinque Terre grazie all’accordo concluso tra Rfi, Regione Liguria e il Comune di Sarzana. Più treni e maggiori opportunità per conoscere le bellezze del territorio affidandosi alla comodità di collegamenti rapidi e senza il pensiero di code, attese assolate per un parcheggio e contravvenzioni.

Ma la novità dell’estate che vede Sarzana protagonista della scena ha sollevato le accese polemiche del sindaco Alessandro Silvestri che avrebbe voluto che nel progetto fosse inserita anche la stazione di Luni. E per questo riapre il conto con la città che, da 2017, è stata ’promossa’ a ente capofila del Distretto Turistico della Vallata.

"Questo è il modo con cui Sarzana interpreta il proprio ruolo di capofila del distretto turistico della Val di Magra – attacca Alessandro Silvestri –. Non sta esercitando semplicemente un ruolo di miope campanilismo, ma sta rinunciando ad offrire opportunità anche al suo stesso territorio. Queste dichiarazioni trionfalistiche alla vigilia delle elezioni sono assolutamente comprensibili ed anche prevedibili sotto l’aspetto politico, ma evidenziano in trasparenza una incapacità di programmazione più ampio".

La stazione di Luni, adeguatamente rifornita di un servizio navette, da sempre è indicata come punto cruciale per garantire il raggiungimento dell’area archeologica di Luni, i borghi, ma anche Castelnuovo Magra e volendo anche la vicina Carrara. "Si poteva colmare la mancanza di capacità di offrire una rete di attrazioni turistiche che suggeriscano ai visitatori di fermarsi più di un giorno ma vedere più luoghi – prosegue il sindaco di castelnuovo –. Comprendo che Sarzana sia paga delle presenze estive con la coda del Festival della Mente, ma così facendo si preclude anche agli stessi operatori sarzanesi di interagire con le altre realtà territoriali. Quindi un doppio autogol sia per la città di Sarzana che per il territorio confinante. Se questo è il ruolo di leadership che l’amministrazione sarzanese vuole esercitare all’interno della Val di Magra in rappresentanza di tutti i Comuni sarà necessario fare una riflessione più ampia. Sembra evidente infatti che questo onere di guida sia stato evidentemente utilizzato per apportare benefici alla sola città e non a tutto il territorio".

Massimo Merluzzi