
Dopo quasi 40 anni dall’esproprio subito, la famiglia Podestà che ha recentemente ottenuto 145 mila dal Comune di Sarzana, punta adesso a incassare anche il risarcimento dei danni subiti. Quanto accadde ai danni della famiglia sarzanese risale al 1983, quando l’allora amministrazione Baudone, per realizzare una strada in località Trinità, decise di procedere all’esproprio di un terreno di 274 metri quadri che apparteneva alla famiglia Podestà. Inutile dire che il proprietario di quel terreno non prese affatto bene la decisione perentoria dell’ente, ma nonostante il suo disappunto, vedette portarsi via quel terreno dalle mani. Passano gli anni e la vicenda, che è inevitabilmente passata attraverso le vie legali, e al Comune è già costata cara, adesso rischia di esserlo ancora di più. Lo scorso dicembre infatti il Tribunale della Spezia accertando l’illegittimità dell’occupazione di quel terreno, ha condannato l’ente al pagamento di 100 mila euro in favore della famiglia Podestà "a titolo del risarcimento del danno connesso alla perdita della proprietà del bene", cui si aggiungono anche le spese legali, accessorie e l’Iva. Ma il legale della famiglia Podestà, l’avvocato Giuliana Gherardi, lo scorso giugno ha notificato al Comune la citazione dinnanzi alla Corte d’Appello di Genova, per il prossimo 4 dicembre "per vedere lo stesso condannato al pagamento di altri 365 mila euro, per danni patrimoniali e non e per il mancato godimento del bene". Il Comune, che si costituirà in giudizio a dicembre, ha incaricato l’avvocato civico Fabio Cozzani di tutelare gli interessi dell’ente.
E.S