
Silvio Galeazzi e il nostro cronista alla partenza da porta Parma
Sarzana (La Spezia), 30 maggio 2021 - Ci sono due soluzioni per percorrere soltanto una manciata di chilometri e la scelta viaggia a differente velocità, offrendo due mondi differenti e soprattutto facendo capire quante opportunità potrebbe avere questo territorio se accompagnato da una adeguata e attenta programmazione. Il primo passo è stato mosso ma per arrivare veramente al completamento di un vero e proprio paradiso per ciclisti e camminatori è necessario uno sforzo successivo. Dal centro di Sarzana a Santo Stefano Magra la distanza potrebbe essere tranquillamente coperta in sella alla bicicletta, evitando lunghe code e i consueti rallentamenti sulla Cisa.
Una delle strade maggiormente trafficate della Liguria, con oltre 30 mila mezzi in transito al giorno tra i quali camion e autobus, è pericolosissima per il viaggio su due ruote. L’alternativa è quella suggestiva e affascinante rappresentata dalla pista ciclopedonale ricavata sulle sponde del Canale Lunense anche se alcuni tratti andrebbero rivisti, modellando il fondo, tagliando arbusti ma soprattutto mettendo in sicurezza le sponde. Senza un adeguato passamano infatti si corre il rischio, è sufficiente anche una semplice distrazione oppure manovra sbagliata, di cadere dentro al canale.
Per esaminare il percorso ci siamo affidati ancora una volta all’esperienza di Silvio Galeazzi, appassionato della bicicletta e vero cultore del ritmo "slow" rappresentato dalla pedalata. Un viaggio semplice che chiunque può affrontare anche se occorrono tanti occhi ben aperti. La partenza da Sarzana dopo qualche tratto sul marciapiede nella frazione dell’Olmo inizia a farsi particolarmente impegnativa una volta entrati sulla Cisa. Oltre al traffico insostenibile quasi a tutte le ore le condizioni dell’asfalto sono da post bombardamento. Buche e avvallamenti, sassi sporgenti rappresentano un vero e proprio pericolo per tutti e non soltanto a chi viaggia in bicicletta. La soluzione per evitare il brivido del vento sollevato dai veicoli in transito spalla a spalla con il ciclista è la via Cisa Vecchia. Una parallela della strada più trafficata che alleggerisce il carico di tensione consentendo una viabilità accettabile.
Una volta a Santo Stefano Magra la soluzione per il ritorno è la pista ciclopedonale sul Canale Lunense che arriova fino a Luni. Si tratta di 12 chilometri non continui ma che consentono di respirare la natura. In alcuni punti però occorre rivedere lo strato in terra battuta che mette a rischio le ruote e soprattutto è necessario intensificare il passamano di sicurezza per evitare a pedoni e ciclisti di scivolare nell’acqua.