Campi magnetici mozione contro l’innalzamento

L'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici a Santo Stefano Magra preoccupa i consiglieri comunali, che chiedono un divieto basato sul principio di precauzione e sulla tutela della salute pubblica.

L’innalzamento dei limiti di legge per calcolare l’esposizione ai campi elettromagnetici rischia di creare situazioni molto delicate. Lo scorso 30 aprile infatti è entrata in vigore la legge che innalza i limiti di esposizione a alta frequenza, passando da 6 a 15 volt-metro. Un passaggio notevole che ha alzato anche il livello di preoccupazione dei comitati ambientali e anche di quale amministrazione comunale alle prese con le richieste di installazione di antenne. A Santo Stefano Magra si sono mossi i consiglieri comunali di maggioranza Eva Battistini (Rifondazione Comunista) e Niccolò Menconi (Partito Democratico) che hanno depositato una mozione per istituire il divieto di innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici sul territorio comunale. "Una decisione - spiegano i consiglieri Battistini e Menconi - deciso nonostante l’ assenza di comprovate e documentate evidenze medico-scientifiche che escludano ogni effetto negativo per la salute della popolazione nel medio e nel lungo periodo. Riteniamo che i livelli di esposizione di 6 volt/metro non debbano essere oltrepassati. Per queste ragioni, in attesa di più approfondite indagini prendendo spunto da provvedimenti recentemente approvati anche da altri Comuni liguri abbiamo depositato una mozione che, in base al principio di precauzione e di tutela della salute pubblica, impegna la sindaca Paola Sisti e la giunta a emanare una il divieto su tutto il territorio comunale dell’aumento dei limiti di campo elettromagnetico".