Gioco d'azzardo con blitz: tra i tavoli personaggi della Sarzana-bene

Tra i giocatori anche tanti proventi da La Spezia. Il poker interrotto da finanzieri e carabinieri.

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Sarzana, 1 luglio 2019 - L’hanno chiamata ‘Operazione Las Sarzana’. Una trentina di uomini della Guardia di Finanza e una decina di carabinieri hanno interrotto in piena notte un torneo di Poker Texas a Santa Caterina e se ne sono andati all’alba con la denuncia del responsabile della società sportiva che l’aveva organizzato. Tra le ipotesi d’accusa, oltre al gioco d’azzardo, quella di aver consentito di entrare e giocare ad un video poker un minorenne, accompagnato dalla madre. E l’indagine non è ancora conclusa: le Fiamme Gialle stanno vagliando la posizione lavorativa di una ventina di persone fra croupier, camerieri e buttafuori.

Il blitz, che ha portato anche al sequestro di tutti i tavoli da gioco, è scattato all’una della notte fra sabato e domenica in un locale a Santa Caterina. Mobilitati i finanzieri del gruppo della Spezia, coordinati dal comandante il maggiore Luigi Mennella, e i colleghi della compagnia di Sarzana guidata dal capitano Salvatore D’Angelo, oltre a una decina di carabinieri della compagnia di Sarzana. Nel locale hanno trovato una sala come quelle che si vedono nei film su Las Vegas, capitale del gioco d’azzardo: 12 tavoli con un centinaio di giocatori, fra loro anche molti personaggi della Sarzana-bene e altri provenienti dal resto della provincia della Spezia. Un maxi schermo consentiva ai giocatori di vedere in tempo reale lo stato d’avanzamento del torneo, dettava le pause di gioco e indicava i giocatori eliminati. I concorrenti erano tutti impegnati da giovedì in un torneo di Poker Texas e l’altra sera era in programma la serata finale con un montepremi di oltre 20 mila euro. Il sequestro dei tavoli consentirà di non effettuare più tornei irregolari.

L’intervento delle Fiamme Gialle è partito da un’attività investigativa preliminare, con accertamenti nelle serate precedenti di investigatori del gruppo delle Fiamme Gialle in borghese, attraverso i social network e le banche date. Già nella fase di indagine, confermata poi nel corso dell’intervento dell’altra notte, i finanzieri hanno accertato che durante il torneo regolare per chi veniva eliminato c’era la possibilità di rientrare pagando una quota maggiorata. Un’operazione però che ha fatto sconfinare il torneo nel gioco d’azzardo. In pratica a fronte di una quota di iscrizione che si aggirava sugli 80 euro era poi possibile rientrare comprando un altro gettone ma pagandolo sempre di più fino alla serata finale quando l’’ingresso nel torneo è arrivato a costare 300 euro. Gli investigatori della Finanza hanno trovato la documentazione che attestava l’operazione.

Carlo Galazzo