Auto abbandonate a Falaschi, la sorpresa: rimosso il vergognoso "cimitero"

Per anni La Nazione ha svolto periodicamente dei sopralluoghi per sollecitare la pulizia in località Falaschi. E finalmente l’amministrazione sarzanese è riuscita a far intervenire il curatore fallimentare della Car Point

La medesima stradina nel nostro sopralluogo del 31 marzo 2021

La medesima stradina nel nostro sopralluogo del 31 marzo 2021

Sarzana, 21 settembre 2022 - Una vicenda tanto spinosa quanto annosa potrebbe presto dirsi conclusa. Finalmente anche la traversa di viale XXV Aprile lato mare, imboccabile dall’autolavaggio e sita in località Falaschi, è libera dalle decine di carcasse di auto accatastate. Il procedimento di rimozione e smaltimento è iniziato diversi mesi fa e finalmente i frutti di un lavoro fatto di perseveranza, attenzione e sforzi congiunti stanno diventando tangibili. Tanti i soggetti chiamati ad esprimersi negli ultimi anni – tra cui non Arpal, la magistratura e perfino il Consiglio di Stato che lo scorso giugno ha rigettato le motivazioni presenti nel ricorso avanzato dal legale rappresentante della società – su una situazione desolante che almeno in gran parte è riconducibile alla storia della Car Point srl, nota concessionaria con fallimento dichiarato nel giugno 2019. Incompetenza, travisamento, omessa istruttoria, contraddittorietà e violazione del giusto procedimento, sono solo alcune delle motivazioni avanzate nel marzo 2019 dal legale della Carpoint e volte ad ottenere l’annullamento dell’ordinanza sindacale del 29 novembre 2018, attraverso cui il Comune di Sarzana intimava alla società di provvedere alla rimozione e allo smaltimento delle auto entro 45 giorni. Infondatezza del ricorso: questo invece il parere del Ministero della transizione ecologica che, dopo aver analizzato la vicenda e gli atti, si è così pronunciato.

«Si è finalmente sbrogliata una situazione complessa che cercavano di contrastare da anni attraverso i mezzi in nostro possesso, le ordinanze – ha commentato il primo cittadino Cristina Ponzanelli –. Ora possiamo dire che 2 delle 3 aree oggetto di discariche a cielo aperto sono state liberate dai rifiuti grazie al lavoro congiunto, di amministrazione, forze dell’ordine e alla collaborazione dell’amministratore giudiziario della società". Delle 198 auto catalogate, a oggi ne sono state rimosse e smaltite 110 che si trovavano nell’area demaniale di località Falaschi raggiungibile seguendo la cartellonistica che conduce a Luni Yacht e quella della strada parallela al vialone di Marinella collocata dietro l’autolavaggio.

Adesso resta da risolvere la situazione più complessa: quella della traversa lato monte di viale XXV Aprile, che in linea d’aria è alla stessa altezza dell’area finalmente libera da questa estate. "Quella che stiamo per affrontare è sicuramente la situazione più critica, ma siamo pronti a fare tutto ciò che serve – ha proseguito il sindaco -. Si tratta di un’area vista, celata da un canneto, in cui la foltissima vegetazione sta letteralmente fagocitando un centinaio di auto. Abbiamo già speso più di 20 mila euro per intervenire sulle prime due aree e stanzieremo altri fondi. Non sarà una procedura semplice, e nemmeno veloce, ma arriveremo in fondo a una vicenda che deve vedere la fine". Cosa resta da fare? Necessario eseguire una verifica che esamini vari elementi di ciascuna auto abbandonata per capire quali di quelle carcasse siano riconducibili alla car Point e quali no. Per quanto riguarda le auto che non appartengono alla società sarà il Comune ad occuparsi di pulizia, rimozione e smaltimento del veicolo. Per le auto che invece risulteranno essere riconducibili alla Car Point, il Comune dovrà provvedere alla pulizia dell’area circostante e dei rifiuti che si trovano all’interno dei veicoli, poi sarà onere della società occuparsi di rimozione e smaltimento.