Non era la prima volta che fra l’ex e l’attuale convivente di una donna – i protagonisti sono tutti sarzanesi – c’erano discussioni e soprattutto violenti litigi. In questo caso, secondo quanto si è potuto ricostruire, non c’entra nulla la gelosia, ma i problemi riguardavano soprattutto l’affidamento del figlio minore, avuto durante la relazione della coppia prima della separazione. Giovedì pomeriggio però la situazione è degenerata, quando i due si sono ritrovati attorno alle 16 casualmente nei pressi del bar ’Dell’argine’, in via Dante Alighieri proprio sopra il parcheggio di Porta Parma. La discussione è stata più violenta del solito, sono volati insulti a quel punto G.B., 45enne (omettiamo le generalità complete perchè è coinvolto anche un bambino) mentre il rivale di 43 anni era girato di schiena e si stava allontanando gli ha inferto una coltellata alla gola, il ferito ha tentato di ripararsi con una mano, una decisione che è stata importante perchè l’aggressore gliene ha inferto un’altra che è stata bloccata dall’arto. Le condizioni dell’uomo per fortuna non sono gravi, dopo le medicazioni al pronto soccorso dell ospedale San Bartolomeo di Sarzana, dove è stato giudicato guaribile in 25 giorni, è stato dimesso e la sera stessa l’hanno visto ritornare allo stesso bar con la mano fasciata e le garze nel collo.
Drammatiche le parole dell’unica testimone, la donna che gestisce il bar e che ha visto quando stava accadendo. "Così non fa gli ho urlato quando ho visto la prima coltellata, col sangue che scendeva copiosamente. Poi ho visto l’uomo che aveva inferto le coltellate allontanarsi e a quel punto ho chiamato la polizia e i soccorsi sanitari". Nel frattempo l’ aggressore, già noto alle forze dell’ordine, dopo aver girovagato ha chiamato il legale che lo assiste, l’avvocato Larissa Gagliardini del foro della Spezia, quindi attorno alle 17 si è consegnato alla polizia. Era convinto di aver commesso un omicidio, poi si è calmato quando ha appreso che il suo rivale era rimasto ferito e in modo non grave.
Secondo quanto è trapelato a far scattare la sua furia erano stati gli insulti rivolte alla madre, il coltello non è stato trovato perchè l’aggressore ha affermato di averlo gettato nel torrente Calcandola. Ora il 45enne è in stato di fermo, l’ ipotesi di accusa è tentato omicidio. Le indagini sono coordinate dal Pm Elisa Loris, con tutta probabilità l’indagato, assistito dall’avvocato Gagliardini sarà interrogato lunedì dal Gip Fabrizio Garofalo.