Accantonata l’ipotesi della demolizione

SARZANA

Nel novembre 2019 l’amministrazione aveva fatto effettuare una verifica di idoneità e sismicità sulla XXI Luglio, dalla quale erano emersi dati parzialmente positivi: l’edificio poteva essere riutilizzato ma non poteva più essere una scuola perché la normativa prevede che gli edifici scolastici si sviluppino su uno o due piani, mentre il XXI luglio è su tre livelli. Il progetto di fattibilità tecnico economica per il recupero è stato protocollato dalla Itec un anno fa. Stimava la cifra necessaria per gli interventi: circa 12 milioni di euro. Soldi che potrebbero arrivare solo partecipando a bandi di finanziamento. E questo è uno dei motivi per cui è difficile dare tempi ai lavori. Dopo aver studiato diverse ipotesi di intervento – tra cui anche la completa demolizione e ricostruzione, idea che però è stata accantonata per il valore storico e testimoniale dell’edificio – è stata scelta la meno invasiva che non snatura le caratteristiche della palazzina ma rinnova gli elementi strutturali principali che evidenziano vulnerabilità. Secondo la relazione di Itec l’intervento dovrebbe riguardare il rinforzo delle pareti in muratura in modo diffuso: "Oltre il rifacimento e rinforzo dei solai del primo e secondo piano e una serie di interventi per sanare la vulnerabilità a livello locale, prevedendo di demolire l’attuale copertura e relativo soffitto, e realizzare la copertura dell’edificio piana". L’ipotesi più plausibile appare quindi, ad oggi, quella di adibire l’edificio a sede di uffici pubblici.