Paolo Hendel, la vecchiezza e la giovinezza agli Impavidi

Un divertente spettacolo domenica 26 gennaio al teatro sarzanese. Una sorta di confessione a suon di risate

Paolo Hendel

Paolo Hendel

Sarzana, 26 gennaio 2019 - Le paure, le debolezze, gli errori di gioventù sommati agli 'errori di maturità' sono una continua occasione di gioco nel quale è impossibile non rispecchiarsi, ciascuno con la propria vita, la propria esperienza e la propria sensibilità, in una risata liberatoria. Utilizzando il linguaggio dello stand up comedy - avvalendosi della preziosa e irrinunciabile complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix - Paolo Hendel aprirà il 2020 del Teatro degli Impavidi, domenica 26 gennaio alle 21, con la prima regionale de 'La giovinezza è sopravvalutata'.

“Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra – afferma lo stesso Hendel - . In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: ‘Prego, sta a lei...’.” Grazie a quell’incontro l'artista si rende conto che si sta 'pericolosamente' avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce 'la detestata soglia di vecchiezza'. Lo fa a suo modo, in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta: ansie, ipocondria, visite dall’urologo, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni sul senso della vita.

Hendel lo fa con una sincerità disarmante non solo se stesso, ma anche un Paese, l’Italia, che, come dicono le statistiche, sta invecchiando inesorabilmente, tra 'supernonni' che mandano avanti le famiglie e anziani medici in pensione richiamati al lavoro per mancanza di personale (“Di questo passo, quando il paziente dirà al medico ‘C’è da cambiare il pannolone’, si sentirà rispondere: ‘Quale? Il mio o il suo?’”).

Se è vero che la giovinezza è sopravvalutata,Hendel non vuole essere frainteso e precisa: “Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri...”. E alla 'detestata soglia' tanto temuta da Leopardi risponde con “la vita è adesso” del nostro poeta contemporaneo Claudio Baglioni. Quello che conta è mantenere viva, a qualsiasi età, la curiosità, l’interesse e la passione, come dimostra lo stesso Hendel che sfida gli acciacchi degli anni calcando con fanciullesco entusiasmo e rinnovata energia il palcoscenico, sua seconda casa da ormai oltre trent’anni. Info e prenotazioni i 346 4026006 o [email protected]. Biglietti anche on line su www.vivaticket.it.

Marco Magi