La dolce vita di Fellini col Balletto di Siena agli Impavidi

Appuntamento la sera di sabato 8 febbraio per uno spettacolo che prende ispirazione dal magico mondo del regista riminese

Un momento di 'Fellini, la dolce vita di Federico'

Un momento di 'Fellini, la dolce vita di Federico'

Sarzana, 7 febbraio 2020 – Val la pena rinunciare a vedere la finale del Festival di Sanremo per raggiungere, la sera di sabato 8 febbraio, alle 21, il Teatro Impavidi di Sarzana. 'Fellini, la dolce vita di Federico' è il titolo dello spettacolo imperdibile. In occasione dei cento anni dalla nascita di Federico Fellini, il Balletto di Siena prende ispirazione dal magico, onirico mondo del regista riminese, rendendo omaggio alla sua cinematografia e celebrandone il genio creativo. Nello spazio di un sogno, come recita Shakespeare, il pubblico potrà attraversare tutta l'opera di Fellini, collocata fuori dagli stereotipi, e sarà trasportato nel mondo esotico, incantato e disincantato, carnale e spirituale del grande cineasta riminese e con le suggestioni delle musiche indimenticabili di Nino Rota, di Nicola Piovani e di Max Richter.

Un balletto che celebra in maniera creativa il made in Italy novecentesco che il mondo odierno ricorda con nostalgia. Federico Fellini nel suo cinema usa un linguaggio neorealista, che introduce le persone più comuni nel mondo dell’arte visiva e cinematografica. Con la stessa umanità, in questa coreografia che ripercorre i più celebri titoli felliniani, da La dolce vita ad Amarcord, il Balletto di Siena unisce un linguaggio corporeo ed istintivo ad un fascino assolutamente contemporaneo. A far da filo conduttore al racconto, i personaggi principali de La Strada, nei quali Giulietta Masina, moglie e musa del regista riminese, affermò di rivedere la vita di Fellini: Gelsomina, la giovinezza; il Matto e l’imperterrita volontà di intrattenere e divertire, infine Zampanò, versione cinematografica di un Fellini adulto. Ma fra le atmosfere de La Strada, fanno capolino altri grandi film felliniani, da Amarcord a I Vitelloni fino all’iconico La dolce vita. La marcia di 8 e 1/2 non può mancare in questo viaggio nell’immaginario di uno dei più acclamati registi italiani di sempre. Oltre ai danzatori della compagnia lo spettacolo vedrà in scena - come figuranti - i giovani allievi di danza del territorio selezionati attraverso lo stage con Marco Batti, che si svolge il giorno precedente sempre agli Impavidi. Ah, tenendo conto, che c'è tutto il tempo di vedere lo spettacolo e poi tornare a casa a vedere le lunghe (notturne) fasi finali dell'epilogo sanremese. Info e prenotazioni 346 4026006 o [email protected].

Marco Magi