Immediata e divertente. L’arte di Buren è anche un gioco

Campus, laboratori e kit famiglia: così «Fare, Disfare, Rifare» si rivolge a tutti.

MOSTRA BUREN

MOSTRA BUREN

Semplice, immediata: un gioco da bambini. È un pubblico «totale» quello cui si rivolge l’arte di Daniel Buren - protagonista fino al 27 luglio prossimo della mostra «Fare, Disfare, Rifare» a Palazzo Buontalenti, sede Pistoia Musei – ed è per questo che dialogare con i più piccoli sarà ancora più facile e stimolante nel corso dei due Campus estivi al museo. Una proposta che torna e si rinnova, a partire proprio dalla grande mostra-evento in corso. Quest’anno una prima tranche si svilupperà dall’11 al 13 giugno sotto la guida dall’artista Zoè Gruni, seguita da una seconda che invece avrà la collaborazione di Ipercollettivo nei giorni 30 giugno-4 luglio, con attività in entrambi i casi previste al mattino dalle 9 alle 13. I bambini e le bambine (età dai 7 agli 11 anni) avranno la possibilità di esprimersi al meglio della loro creatività negli spazi allestiti di Palazzo Buontalenti e nell’atelier del museo, con anche una «trasferta» prevista a Prato per il solo secondo campus. Che l’attenzione di Pistoia Musei verso bambini e famiglie sia vivace e che il linguaggio di Buren davvero si presti a una fruizione indiscriminata e collettiva, lo raccontano tutte le altre iniziative messe in campo, la cui regia è affidata a Alessio Bertini, responsabile del segmento Attività educative, accessibilità e progetti speciali della Fondazione pistoiese. Non ultimo il family kit che fino al termine della mostra accompagnerà gratuitamente – grazie al sostegno di Conad – la visita in autonomia dei bambini assieme alle loro famiglie. Matite colorate, una piccola selezione di materiali e strumenti, più una guida illustrata da Nicola Giorgio con l’itinerario a tappe da una sala all’altra sono pensati per intrattenere al meglio bambine e bambini, ma anche e soprattutto per invitarli a liberare fantasia e creatività assecondando gli input proposti dal maestro Daniel Buren. Tra le attività collaterali anche i laboratori «Occhio alle strisce!» e «Casa Arlecchino» (ultime opportunità il 7 e 21 giugno e il 5 e 12 luglio prossimi, gratuite anche queste grazie a Conad) nell’ambito adulti con bambini 7-11 anni e 3-6 anni potranno scoprire e sperimentare i materiali e i motivi del cuore che lo stesso Buren impiega da sempre nel suo fare arte. «Fare, Disfare, Rifare», unica e inedita mostra dedicata all’artista francese promossa con Fondazione Caript e in collaborazione con Galleria Continua, è ancora in corso fino al 27 luglio con aperture dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 19 (chiuso il lunedì e martedì). Tracce del segno artistico di Buren sono visibili anche all’Antico Palazzo dei Vescovi («La facciata ai venti») e nello sdrucciolo della chiesa di San Jacopo in Castellare, attiguo a Palazzo de’ Rossi («Dalla terrazza alla strada: livello»). Per i più curiosi è possibile anche percorrere autonomamente le passeggiate del contemporaneo, itinerario speciale nel pistoiese lungo il quale ritrovare le testimonianze d’arte contemporanea più suggestive. Tutto il dettaglio, assieme anche alla possibilità di assicurarsi il proprio biglietto d’ingresso alla mostra, è disponibile sul sito ufficiale, pistoiamusei.it.