"Siamo stati protagonisti
di un campionato al di sotto delle nostre possibilità. Potevamo lottare almeno per i play off, ma non ci siamo riusciti". Non è soddisfatto della stagione di Eccellenza appena conclusa Andrea Bellini, allenatore della Zenith Prato, che ha chiuso nel girone A con 25 punti all’ottavo posto (soltanto 5 vittorie, 10 pareggi, 7 sconfitte) dietro al Prato 2000. "I molti infortuni ci hanno condizionato,
ne abbiamo avuti tanti
e li abbiamo avuti in interi reparti. In questo non siamo stati fortunati. Prima tutti
i difensori, poi tutti gli attaccanti", insiste Bellini nella sua disamina. "Non siamo in quei momenti riusciti a sopperire al meglio a queste assenze. In alcune situazioni, però, soprattutto con le squadre di bassa classifica, nonostante le assenze si doveva e si poteva fare di più. In un campionato del genere 4-5 punti fanno
la differenza fra lottare per
i play off e per la salvezza".
A guardare i numeri, fra le cause di questo rendimento ci sono soprattutto i tanti gol incassati. La Zenith Prato chiude infatti l’annata con il miglior attacco del girone (38 gol segnati) e la peggiore difesa (40 reti incassate).
"La fase difensiva è stata spesso deficitaria. Tutta la squadra ha coperto poco i difensori. Si può parlare di vero e proprio tallone d’Achille", conclude Bellini. "La capolista Tau ha segnato un gol in meno rispetto a noi, ma ne ha subito meno della metà e per questo ha vinto il campionato. Ho anche provato a cambiare modulo, ma ci è mancata anche
un po’ di personalità durante le partite".
L.M.