Stefanini, una tennista dell’altro mondo

L’atleta originaria di Carmignano è nel tabellone principale dell’Australian Open: "Orgogliosa dei sacrifici e di un team che è famiglia"

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Aveva chiuso lo scorso anno, proprio il 31 dicembre, partecipando ad un torneo internazionale andato in scena in Nuova Zelanda. E anche se il verdetto non le fu favorevole, visto che l’olandese Arantxa Rus la estromise al primo turno dall’ASB Classic di Auckland, Lucrezia Stefanini si è già ampiamente riscattata. Lo ha fatto pochi giorni fa, centrando anche un record: si è qualificata per la prima volta in carriera agli Australian Open ed è divenuta la prima tennista originaria della provincia di Prato a tagliare questo traguardo (perlomeno negli ultimi anni). Ha superato i turni qualificatori, superando in sequenza tutte le avversarie che le si sono parate davanti: prima la russa Anastasia Zakharova, poi la spagnola Rebeka Masarova, infine la statunitense Sachia Vickery. E al termine di quest’ultimo incontro, l’esplosione di gioia: primo turno del primo torneo del "Grande Slam" agguantato. "Orgogliosa del percorso, dei sacrifici, dei momenti belli ma anche di quelli brutti, di avere un team che mi copre le spalle che per me è una famiglia. Questo giorno di festa è per noi per ogni sorriso, lacrima, minuto di lavoro e goccia di sudore - il commento della tennista sui social - ci siamo sempre rimboccati le maniche senza fretta o pressione. Solo con il sorriso e la passione di chi è un professionista nel proprio lavoro".

La ventiquattrenne carmignanese dovrebbe tornare a giocare a Melbourne dopodomani, quando se la vedrà con la tedesca Tatjana Maria. Una giocatrice esperta (trentacinque anni) che occupa la settantacinquesima posizione del ranking WTA: una sfida decisamente impegnativa, insomma. Ma proprio per questo Stefanini ha l’ennesima occasione per certificare una crescita tecnica che appare lenta, ma costante e ben definita. Ha chiuso il 2022 al centoquarantunesimo posto nella classifica mondiale (facendo registrare il suo secondo miglior risultato) e con tutta probabilità ha già guadagnato alcune posizioni, alla luce degli ultimissimi risultati in terra australiana. La sua percentuale di vittorie è salita al 55.5%, considerando i 242 incontri vinti sui 436 disputati.

E nei mesi scorsi si è abituata a sollevare trofei internazionali: si è infatti aggiudicata il W60 Collogne (disputato in Svizzera) e il W60 Caldas (in Portogallo) ben figurando comunque anche in kermesse svoltesi in Francia, Stati Uniti, Tunisia e Polonia. Certo, il coefficiente di difficoltà della manifestazione che sta attualmente affrontando è notevolmente superiore a quello delle ultime uscite, così come la concorrenza è molto più qualificata. Stefanini appare, però, sempre più nel pieno della maturità fisica ed agonistica. E in questo 2023 può crescere ancora.

G.F.