
Lucrezia Domina ha aperto la staffetta juoniores Italia agli Europei. in Slovacchia
La staffetta "juniores" dell’Italia ha vinto pochi giorni fa l’oro (con tanto di record europeo) nella 4X200 stile agli Europei di Samorin (in Slovacchia). E anche Prato può gioire: del quartetto azzurro salito sul gradino più alto del podio fa parte anche Lucrezia Domina. E’ stata proprio la nuotatrice pratese, classe 2008, a nuotare la prima frazione, fermando il cronometro sul tempo di 1’59’’69 (abbassando il proprio record personale) ed aprendo la strada alle compagne di squadra Bianca Nannucci, Chiara Sama ed Alessandra Mao. "Prima della staffetta sentivo il cuore battere forte, però dovevo rimanere concentrata e non farmi prendere dall’emozione per fare una bella prestazione – ha commentato Domina – ma con il tempo e con le varie esperienze in Nazionale ho imparato a gestire le emozioni e in camera di chiamata sono riuscita a mantenere la calma. Ero tranquilla e gasata. durante la gara ho dato il meglio di me, non ho mollato nemmeno un metro per provare a raggiungere l’obiettivo che inseguo dall’inizio di questa stagione: il tempo per la qualificazione al mondiale "junior". E così è stato". La diciassettenne pratese ha tracciato un bilancio del percorso che dagli scorsi mesi l’ha portata in Slovacchia a suon di prestazioni di livello. Senza dimenticare ad esempio l’exploit della Challenge International di Ginevra dello scorso inverno, quando Lucrezia si è tolta la soddisfazione di stabilire un nuovo record nei 200 stile della rassegna togliendolo addirittura a Federica Pellegrini (che partecipò alla kermesse elvetica nel 2004, non ancora sedicenne). Ci sono insomma le premesse per continuare a crescere e a migliorare ulteriormente. "La mia concentrazione, i sacrifici, le rinunce, il lavoro fatto con gli allenatori e tutto il resto mi hanno permesso di crescere e lavorare in maniera efficiente – ha proseguito – appena finita la gara ho subito guardato il tabellone dei tempi per vedere il risultato, è stata un’emozione immensa. Ma soprattutto ero felicissima: finalmente tutto il lavoro fatto è stato ripagato: dopo la gara gli infiniti abbracci ai compagni e tecnici e le numerose lacrime di gioia versate mi hanno fatta sentire bene. Tutti erano fieri di ciò che avevo fatto. E io con loro".
G.F.
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