
Commentatrice tecnica, speaker radiofonica. E, da qualche tempo, membro del team che si occuperà dell’organizzazione e della promozione delle Olimpiadi di Milano e Cortina 2026. Nemmeno dopo essersi ritirata dalla competizioni, ormai quattro anni fa, Marta Pagnini ha smesso di essere parte integrante del mondo sportivo. Con un occhio privilegiato sulla ginnastica ritmica ovviamente, ma non solo.
E dopo aver già ricoperto un incarico dirigenziale (per quanto concerne il comparto della comunicazione) nel comitato promozionale delle Universiadi di Napoli del 2019, è stata chiamata a fare lo stesso per la manifestazione a cinque cerchi invernale che si terrà fra sei anni. "Una kermesse raappresenta una vetrina importante per tutte le discipline coinvolte – ha spiegato l’ex ginnasta pratese – ecco perché la macchina organizzativa deve mettersi in moto con largo anticipo, nonostante la situazione attuale". Ma visto che alla ventinovenne cresciuta nell’Etruria piacciono le nuove sfide, di recente si è anche cimentata come conduttrice in una trasmissione sportiva in onda settimanalmente sulla webradio "Playbox". Il titolo? "Fai tutto bene" come quello del suo libro pubblicato nel 2018. "Un mondo, quello della radio, che mi affascina sin da quando ero bambina. Sarà uno spazio dove raccontarsi e ascoltare brani tratti da esercizi di ginnastica – ha spiegato – che resta il filo conduttore, anche per raccontare storie di vita. Ogni settimana avrò come ospiti ginnaste italiane e internazionali, allenatori, ex atlete e personaggi legati alla disciplina". Che rispetto agli sport di contatto sembra aver subìto in maniera meno cruenta i risvolti dell’emergenza Covid-19, ma bisognerà stringere i denti e (ri)costruire. "Anche le società ginniche hanno bisogno del sostegno delle istituzioni, almeno sino a quando il peggio non sarà alle spalle – ha proseguito – ma credo che la pandemia abbia influito sul piano tecnico. Un esempio? Il ricorso massiccio alle sessioni di allenamento da remoto, che secondo me acquisteranno sempre più importanza quando l’emergenza sarà finita. Mi pare che in ottica nazionale, il livello medio degli ultimi campionati abbia fatto registrare un passo avanti notevole e credo che abbia influito l’utilizzo di questa metodologia, accanto a quella tradizionale. Il punto dolente è rappresentato dall’attività internazionale. Dove temo si sia verificato l’effetto opposto".
Un ambito da non trascurare, anche perchè il 2021 porterà in dote i giochi olimpici di Tokyo. E Marta, che ha all’attivo due partecipazioni con le "Farfalle" (bronzo a Londra 2012 e quarto posto a Rio 2016) sarà fra le spettatrici interessate. Con un auspicio. "Come portabandiera mi piacerebbe molto vedere uno sportivo o una sportiva di Prato – ha concluso – e credo che Stefano Tempesti possa essere il candidato migliore. Lo meriterebbe".
Giovanni Fiorentino