
La muay thai ha ottenuto il pieno riconoscimento dal comitato esecutivo del Cio e verrà inserita con tutta probabilità già in una delle prossime edizioni delle Olimpiadi. Una svolta in piena regola nel campo della arti marziali. E anche a Prato e provincia (Carmignano, nel caso specifico) c’è chi ha accolto la notizia con interesse. Come Cosimo Fratoni, atleta trentunenne del Tbl Comeana che da mesi avrebbe dovuto sostenere un collegiale con la Nazionale, visto che la scorsa estate era stato convocato e inserito fra i papabili per conquistare un posto ai Mondiali di Russia (poi saltati a causa del coronavirus). "Sono felice di questa decisione: alle Olimpiadi c’è già il karate, perchè non dovrebbe esserci la thai? L’auspicio è che nei prossimi mesi possa sbloccarsi qualcosa - commenta Fratoni - e che la disciplina possa essere presente già a Parigi 2024. Sarebbe magnifico e darei il massimo per giocarmi la qualificazione. In ogni caso sono carico: per me rappresenta già un motivo in più per allenarmi in vista della prossima stagione". L’investitura è arrivata pochi giorni fa, nel corso della centotrentottesima riunione del consiglio che si è svolto a Tokyo. La muay thai è stata riconosciuta insieme alla kickboxing e al sambo, per un risultato che permette alle tre federazioni di riferimento di guardare al futuro a cinque cerchi in maniera più concreta. Si è chiuso così un percorso iniziato da più di un triennio: tutte e tre le federazioni avevano ottenuto il "riconoscimento provvisorio" da parte del Comitato olimpico già qualche anno fa, per poter iniziare a sviluppare la propria identità all’interno del movimento olimpico. E adesso l’obbiettivo è quello di bruciare le tappe e provarci già per Parigi 2024, Los Angeles 2028 e Brisbane 2032.
Giovanni Fiorentino