Il Viaccia deve aspettare per il nuovo Ribelli

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Un anniversario amaro. E’ quello che si appresta a vivere il Viaccia Calcio, società fondata il 20 luglio 2002 e che vent’anni dopo sperava di potere celebrare la ricorrenza annunciando la partenza dei lavori per trasformare il manto erboso del Ribelli in sintetico. E invece, come detto, l’anniversario sarà amaro perché certezze sulla partenza del cantiere e sull’attuazione del progetto ideato dal Comune ancora non ce ne sono. "Dopo tante promesse e rassicurazioni siamo ancora qui senza certezze", commenta il vicepresidente del Viaccia, Gianni Esposito (nella foto). "Il campo resta nudo, ancora chissà per quanto tempo senza un vestito. Tutta la comunità sportiva di Viaccia chiede che l’amministrazione comunale faccia chiarezza. I soldi che dovevano coprire i lavori per il sintetico ancora non sono nel bilancio comunale. Nasce il timore che il restyling del Ribelli si trasformi da promessa a solo un bel sogno". Il Viaccia chiede così in via ufficiale chiarimenti all’amministrazione comunale. A metterci la faccia in prima persona è proprio Esposito che chiede di sapere la verità. "Vale la pena ricordare che una miglioria dell’impianto permetterà di sviluppare innovativi progetti sportivi", prosegue Esposito. "Tutto nell’ottica di valorizzare il concetto di sport che a Viaccia è sempre stato presente. A oggi la frazione conta circa settemila abitanti e oltre al Viaccia Calcio vede presenti altre realtà sportive, come il volley, la Ciclistica che da 39 anni organizza il Giro dei due Bacini, e la Libertà 1945 di calcio regionale amatoriale. Questo poker vincente nello sport aspetta un segnale importante per continuare ad affermarsi come una vera cittadella dello sport all’interno del comune di Prato. L’augurio è quello che presto ci sia davvero qualcosa da festeggiare a livello impiantistico, affiancandolo così ai successi ottenuti sul campo". Stefano De Biase