
Nasce una nuova polisportiva. E’ la Prato Sport Academy che per il momento raggruppa società di basket e pallavolo, ma che punta ad espandersi anche in altri ambiti: trattative sono in corso, ad esempio, per il pattinaggio e il calcio a 5. Sul fronte della pallacanestro le società che fanno parte del progetto sono Basket Prato, Prato Basket Giovane e Cestistica Rosa. Per quanto riguarda la pallavolo sono affiliate il Village Volley People Prato, il Viva Volley (che ha una squadra di serie C femminile) e il Volley Vaiano.
La polisportiva nasce con l’obiettivo di avviare alla pratica i bambini dell’asilo e della scuola primaria. Un’attività finora portata avanti a Prato per lo più dal Cgfs e che invece adesso vede una nuova offerta sportiva e formativa.
"Le tre realtà del basket a partire dal 2015 sono uscite progressivamente dal Cgfs – spiega il presidente della Prato Sport Academy, Gianni Querci – Abbiamo avviato un percorso da zero e portato negli anni tanti bambini che non facevano attività a giocare a basket da noi. Poi da questa estate c’è stata pure l’uscita delle società di pallavolo. E così la polisportiva ha visto ufficialmente la luce".
La Prato Sport Academy ha circa 300 bambini iscritti sul fronte del basket, mentre i numeri sono in crescita per la pallavolo: "In pochissimo tempo abbiamo già 40 bambine al volley", aggiunge Querci. Per quanto riguarda le palestre, gli spazi a disposizione del minibasket sono le scuole Meucci, Guasti, Zipoli, Convenevole, Cironi, la palestra del Soccorso in via Roma e quella dei vigili del fuoco in via Paronese. Per il minivolley invece gli allenamenti si effettuano alle palestre di Iolo, Maliseti, quella dei vigili del fuoco, Livi, Guasti, Mazzoni e al Soccorso.
Ma perché creare una nuova polisportiva quando a Prato c’è già il Cgfs a svolgere questo tipo di attività? A spiegarlo è lo stesso Querci: "Oggi le famiglie sono costrette a portare i loro figli per gli sport al chiuso in una singola realtà sportiva – sottolinea – Il non poter dare un’alternativa a questi bambini dell’asilo o della primaria, a differenza di quanto accade nel calcio ad esempio, rappresenta un limite per tutti. Perché non aiuta a fare emergere nuovi allenatori, nuovi dirigenti e atleti di livello in ambito nazionale. Senza un’alternativa non si possono vedere modi diversi di gestire i bambini, di allenarsi e farli crescere. Per questo bisogna aprire il mercato. E’ una esigenza per la stessa città". Come detto, l’obiettivo è quello di allargare la polisportiva: "Stiamo cercando di portare nuove società in convenzione, provenienti da mondi differenti – conclude Querci – per condividere le problematiche dello sport pratese, fare rete delle competenze e migliorare la situazione in città. Questo è un percorso in cui crediamo fortemente e siamo convinti che i numeri ci daranno sempre più ragione".
Stefano De Biase