Lega senza pace a Prato: altro ribaltone, Curcio si dimette da segretario

"Io insultato da La Grassa". Ma il commissario ribatte: " E’ un militare, non può avere incarichi politici". E nel partito tutto torna in alto mare

Marco Curcio (foto Attalmi)

Marco Curcio (foto Attalmi)

Prato, 27 febbraio 2022 - Un nuovo scossone agita le acque (già mosse) della Lega. Sono ancora fresche le dimissioni di Francesca Storai da vicesegretaria della Lega di Prato, avvenute meno di dieci giorni fa, che arriva un nuovo ribaltone: il segretario comunale Marco Curcio ha lasciato l’incarico. Le dimissioni, annuncia lui, sono irrevocabili e sono la conseguenza di un dissidio con il segretario provinciale Filippo La Grassa emerso durante l’ultima riunione della segreteria provinciale. Una lite durante la quale sono volate parole grosse tra i due che hanno convinto Curcio a lasciare l’incarico da segretario pur restando nel partito. "Venerdì durante l’ultima riunione del direttivo provinciale ho presentato una riflessione politica a seguito dell’uscita di Francesca Storai a Vernio. Prima di lei se ne sono già andati Patrizia Ovattoni e Guido Fanti a Montemurlo", dice Curcio.

"Al commissario La Grassa ho chiesto se non dovevamo interrogarci su qualcosa. Evidentemente le mie parole non gli sono piaciute, sono stato insultato e questo non lo posso permettere. Ho chiesto all’onorevole Mario Lolini, in quanto commissario della Lega in Toscana, di prendere provvedimenti verso La Grassa". Ma la risposta che Curcio si aspettava non è arrivata: "Nessuna conseguenza, nonostante il comportamento tenuto da La Grassa in riunione. Per me non è accettabile tutto questo, quindi ho scelto di dimettermi". Non è dello stesso parere Filippo La Grassa che ringrazia Curcio per il lavoro svolto, precisando però che le dimissioni sono dovute alla incompatibilità della professione militare dello stesso Curcio con un ruolo politico.

"Non credo che una semplice discussione fra noi possa essere il motivo del gesto di Curcio. Il problema vero è dato dal fatto che la caserma gli ha confermato che i militari non possono ricoprire incarichi politici. Adesso assumerò il ruolo che finora era di Curcio in attesa di riunire il direttivo provinciale per scegliere un altro nome", dice La Grassa. A seguito delle dimissioni di Curcio decade anche il consiglio direttivo e la sezione pratese sarà nuovamente commissariata. "Resterò nel partito così avrò più tempo per dedicarmi alla mia attività di consigliere comunale", chiude Curcio. "Mi rammarica solo il fatto che avevamo iniziato un progetto che adesso si interrompe di nuovo".