Regionali Toscana, Giani a Prato: lavoro, donne, acqua pubblica. Protesta no-aeroporto

Il candidato del centrosinistra al Politeama per la sua campagna elettorale

Eugenio Giani e Matteo Biffoni sul palco del Politeama Pratese (foto Attalmi)

Eugenio Giani e Matteo Biffoni sul palco del Politeama Pratese (foto Attalmi)

Prato, 12 febbraio 2020 - Un banchino del Pd all’ingresso del Politeama Pratese, le poltroncine rosse in sala praticamente occupate già molti minuti prima dell’inizio della serata politica, oltre seicento le persone presenti, a fare da contorno un grande striscione collocato sulla balaustra della galleria “Prato è con Giani”, non mancano e le bandiere del partito guidato dal segretario Zingaretti. E’ la prima volta a Prato di Eugenio Giani nel suo intenso tour in giro per la Toscana, come candidato governatore del centro sinistra. E’ una delle tante tappe dell’attuale presidente del Consiglio Regionale che continueranno fino alle elezioni regionali del prossimo maggio, tanti gli eventi in agenda, che come promesso da Giani toccheranno tutti i 273 comuni toscani.

Con lui sul palco anche il sindaco Matteo Biffoni e una folta squadra di volontari che contribuirono a fagli vincere l’ultima sfida amministrativa pratese, riuscendo a ribaltare tutti i pronostici che davano per vincente la destra pratese. L’occasione, infatti, è servita per presentare le proposte che interessano il futuro della città nello scacchiere regionale. Prima dell’avvio della serata non è mancato il ricordo di Roberta Betti, storica presidente del Politeama recentemente scomparsa. A fare gli onori di casa Gabriele Bosi, 29 anni segretario del Pd di Prato, il quale non perde tempo a marcare il territorio rispetto a chi “verrà qui a parlare di odio o a suonare qualche campanello non ce la farà perché troverà i nostri volontari” dice, prima di lasciare spazio a Biffoni.

Il sindaco ricorda la campagna elettorale che lo ha portato alla sua riconferma ed è proprio a quei volontari che chiede di salire sul palco “se siamo riusciti ad ottenere quel risultato è grazie alla loro passione politica” è un’immaginario passaggio del testimone dei volontari che ora si impegneranno a far vincere Giani. “Niente è scontato, tutto va conquistato con la partecipazione, noi abbiamo bisogno della Regione” aggiunge il sindaco senza esitare di toccare un argomento delicato come il futuro dell’aeroporto di Peretola, che come è noto trova la sua amministrazione contraria alla nuova pista “pretendo che si smetta di raccontare Prato per stereotipi” afferma Biffoni, mentre alcune decine di persone fanno vedere cartoncini con la scritta “no aeroporto”.

In prima fila l’assessore regionale, lui a Prato è di casa, Stefano Ciuoffo.

Giani inizia a parlare facendo come è suo solito tanti riferimenti alla storia della città, ricorda Curzio Malaparte legge dei versi che sottolineano il suo orgoglio di essere pratese, sottolinea il ruolo che potrebbe avere questa città nella moda e il suo indotto, le sue tradizioni tessili, le grandi firme, come è stato nei tempi d’oro. L’occupazione per l’imprenditoria giovanile, lo sviluppo dei centri per l’impiego, sono alcune delle ricette per il rilancio: “Ho messo al primo punto del mio programma la Toscana del lavoro” sottolinea Giani. Crescere in una società equilibrata è un suo altro obiettivo, con la sanità in primo luogo.

L’ospedale di Santo Stefano va ampliato, non è sufficiente, occorre raddoppiare anche il pronto soccorso” annuncia il candidato governatore del centrosinistra. Insomma tanti gli argomenti toccati, lavoro e sanità su tutti. Ma non sono gli unici. “Credo nell’acqua pubblica” dice Giani “voglio avere voce in capitolo, a Firenze siamo stati troppo cedevoli” precisa “vorrei che gli utili fossero reinvestiti nell’ammodernare la rete idrica”.

Io dico sì all’aeroporto” replica il candidato alla guida regionale a chi gli fa vedere il no allo sviluppo dello scalo fiorentino “ne discuteremo, ognuno ha le sue convinzioni, nell’osservatorio nazionale Biffoni ci sarà” fa sapere Giani. Così come annuncia la sia intenzione di costruire un collegamento navetta tra il Pecci definito “il museo toscano per la contemporaneità” e Peretola a Firenze, per consentire un’alternativa a chi si muove in auto.

Altro tema caldo è la violenza contro le donne e a questo proposito lancia il progetto Ati, dal nome di una donna etrusca, “voglio arrivare a garantire gli asili nido gratis, a partire dalle città di cinquantamila abitanti” Giani annuncia il coinvolgimento in questo progetto di tutti i sindaci al femminile della Toscana. Una legge che valorizzi i musei civici, “farò molte leggi che riguarderanno i comuni” conclude il candidato governatore del centro sinistra, confermando così ancora una volta la sua idea di diventare, se vincerà le elezioni regionali “un sindaco fra i sindaci”. Eugenio Giani, corre, in attesa di conoscere chi sarà il suo sfidante del centrodestra.