L'affascinante storia del museo Pecci

Sul sito del museo un documentario che riassume più.di trent'anni di vita del museo d'arte contemporanea di Prato

Museo Pecci

Museo Pecci

Prato, 17 marzo 2020 - La cultura non si ferma, semmai cambia i canali per arrivare al pubblico. Anche il Centro Pecci che resterà chiuso fino al 3 aprile, si adegua alle necessità del momento. Al motto di “restate a casa, restate con noi”, il museo d’arte contemporanea offre una serie di contributi video, tutti disponibili sul sito www.centropecci. it e sui numerosi social della struttura. Da domenica scorsa ecco un film di montaggio di Maria Teresa Soldani che rilegge l’affascinante storia del museo, “30x2, 30 anni in due minuti”. Un autentico tuffo nel passato che riassume i momenti più importanti del Pecci, a partire dai primi servizi sui tg nazionali in cui Prato veniva definita “la capitale delle avanguardie”. Le prime mostre, i primi allestimenti, le prime performances nell’anfiteatro.

E le prime testimonianze dei grandi artisti che hanno esposto nel corso del tempo, dei grandi critici che hanno frequentato il museo nel corso dei trent’anni di vita. Passando per i backstage delle mostre che hanno fatto storia e per gli scandali di cui tutta la stampa ha parlato, legate a “mostre scabrose”che più volte hanno scatenato un putiferio mediatico. Solo rivendendo questo prezioso documentario, si può capire fino in fondo il valore e il prestigio del centro Pecci. La lista delle presenze eccellenti è lunghissima; da Mario Mertz a Barbara Kruger, da Anish Kaapor a Vito Acconci. Compreso un giovanissimo Julian Schnabel all’epoca solo pittore. Negli anni a seguire sarebbe diventato anche un appezzato regista di cinema. . E poi ancora la mostra dedicata a Fellini oppure la follia creativa di Jan Fabre, le foto shock di Mapplethorpe e Araki. Per non parlare di tutti gli eventi legati al mondo della musica e al festival delle Colline.

Anno dopo anno, sono saliti sul palco anche grandi nomi, uno per tutti il grande Franco Battiato nell’indimenticabile live del 1994 Il centro Pecci rilegge la sua storia, senza enfasi, senza retorica. 30 minuti x 2, cioè un’ora che rappresenta un documento eccezionale. Altra proposta on line, “The missing planet”, visioni e revisioni dei tempi sovietici, un emozionante viaggio alla scoperta delle principali ricerche artistiche sviluppate dagli anni settanta fino ad oggi. Nelle ex repubbliche sovietiche, dalla Russia fino alle provincia sovietiche.