STEFANO DE BIASE
Cronaca

Viaggio sulla prima corsa dell’era francese E l’autista sorride: "Tutto è filato liscio"

Cristian Brizi ha acceso i motori ieri mattina: "Dalla tratta agli orari, tanti ci hanno chiesto informazioni. Non cambierà nulla"

di Stefano De Biase

Ore 7: le porte anteriori dell’autobus si aprono. Sui vetri per la prima volta dopo 76 anni non compare la scritta Cap, bensì quella Autolinee Toscane. Il primo ad accendere i motori della nuova era del trasporto pubblico locale è Cristian Brizi, dal 2001 autista della Cap, e da ieri passato al nuovo gestore del tpl. La sua corsa viaggia verso Montemurlo nell’ambito del percorso della Lam Viola. E la sensazione è quella di stare vivendo in prima persona un passaggio epocale per il sistema di trasporto su gomma toscano. "Devo essere sincero: salire sul bus e leggere una scritta diversa da quella che mi ha accompagnato a bordo per vent’anni mi ha fatto un po’ effetto – racconta Brizi –. Mio padre lavorava in Cap, io ero dipendente e socio, ho fatto anche la parte dei viaggi turistici con loro, girando per mezza Europa. E’ stata un’emozione forte. Certo, lo sapevamo da mesi di questo passaggio, ma viverlo ha fatto lo stesso un certo effetto. Ora comunque metteremo tutta la nostra esperienza e impegno a disposizione di Autolinee Toscane".

Visto l’orario mattutino e in concomitanza anche col giorno di festa, sul primo mezzo non c’erano molte persone. Qualcuno però si è avvicinato all’autista per chiedergli informazioni. "Soprattutto i più anziani vogliono sapere se cambiano gli orari delle corse – prosegue Brizi –. Ci chiedono se ci saranno modifiche al servizio, se il loro biglietto va bene. Insomma, vogliono essere rassicurati. Noi comunque li tranquillizziamo perché per loro non cambierà niente, il servizio a livello di tratte e orari sarà lo stesso di sempre".

Brizi è uno degli oltre trecento dipendenti ex Cap che sono passati da ieri ad Autolinee Toscane. Il loro è stato un trasferimento in continuità. "Hanno gestito tutto i sindacati – prosegue l’autista –. E’ stato un subentro automatico, nel quale ci hanno riconosciuto le vecchie mansioni e tutele. Il trasferimento ha riguardato autisti, amministrativi, meccanici, tecnici. Noi abbiamo vissuto in prima persona tutta la fase della battaglia legale. Poi a giugno abbiamo capito che ci si avvicinava al subentro e ad agosto con la delibera della Regione è stato ufficiale che avremmo cambiato azienda per cui lavorare".

Oggi per Autolinee Toscane ci sarà il primo vero banco di prova, con il servizio che tornerà a pieno regime dopo la giornata di festa, e soprattutto col ritorno in classe degli studenti. Con l’incognita biglietto, visto che quelli Cap non hanno più valore.

"Soprattutto i più anziani salendo a bordo ci hanno chiesto se il loro biglietto fosse valido – sottolinea Brizi –. Come tutte le novità servirà qualche giorno per farci l’abitudine. Ma a bordo non ci sono stati problemi, per il primo giorno è tutto filato liscio".

Inevitabile parlare anche della questione sicurezza a bordo dei bus. Da inizio anno gli episodi di aggressione ai danni di autisti e controllori sono stati molteplici, tanto da richiedere la convocazione in prefettura di un tavolo di lavoro sul trasporto pubblico locale. "Sui mezzi più nuovi siamo riusciti a ottenere la dotazione delle telecamere a bordo – conclude l’autista -. Adesso spero che si continui su questa linea. Aumentare le misure di sicurezza sui bus rappresenta una garanzia di tutela sia per tutti noi lavoratori, ma anche per gli stessi passeggeri".