"Vi porto nella terra di confine" Falconi racconta il suo libro

Nei "Viaggi immobili (nella terra di confine) il domani è oggi, le notizie nell’"astruso piccolo paese Praemisit" si hanno in anticipo come pure gli orologi nel negozio di Giorgio e di sua moglie Marta. Tutti gli abitanti conoscono le regole del paese Praemisit (la traduzione è ’in anticipo’), eccetto i turisti, gli stranieri che con il loro modo di vivere scardinano le certezze di prevedere propria di chi vive da sempre nella terra di confine. E da questo caos che sgorgano sentimenti, visioni concretizzate in poesie e liriche raccolte, appunto, nel volume "Viaggi immobili".

L’autore è Fabiano Falconi, classe 1978, che per cinque anni ha collaborato con La Nazione come giornalista pubblicista e come corrispondente per la Valbisenzio. E come il personaggio narrante della introduzione alla raccolta di liriche, anche Falconi abita in un piccolo paese dell’Appennino Tosco Emiliano, un paese di confine: Montepiano. Il libro, edito da Edizioni Helicon, e pubblicato nel luglio scorso, sarà presentato sabato 28 gennaio alle 17.30 nella sede della biblioteca Petrarca di Sant’Ippolito di Vernio. La raccolta è divisa in tre capitoli per una quarantina di poesie, che tanto rivelano del legame con quella terra di confine dove i viaggi della mente e del corpo prendono le mosse dalla Natura, dal silenzio, dalla preghiera, dai bracconieri.

"La poesia va sempre cardata, vanno tolte le impurità. Le fibre tessili della parola poetica vanno districate, rendendole parallele alla visione. E’ quello che sta facendo il nostro cardatore - scrive Walter Rossi nella nota alla fine del libro - Pensiamo adesso a goderci tutta la bellezza di questo libro. Un dono immenso per noi lettori".

Sara Bessi