
Linguista Vera Gheno ospite a "La farmacia delle parole" per discutere del potere terapeutico della lingua, in un evento organizzato dal Teatro Metropopolare a Prato.
Il suo ultimo libro, "Grammamanti", è un invito ad amare la lingua in modo non violento, a lasciarla libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società: la lingua come strumento potentissimo per costruire una società migliore. Poi c’è "Amare parole", il titolo del suo podcast settimanale di successo sulla testata "Il Post". Ci sono tutti gli ingredienti per portare ospite Vera Gheno (foto) a "La farmacia delle parole", stasera alle 21, per il secondo incontro del ciclo a cura di Teatro Metropopolare che indaga il potere terapeutico della parola all’interno e all’esterno del carcere di Prato: la sociolinguista, divulgatrice e traduttrice, esperta di linguaggio di genere e comunicazione digitale, sarà in dialogo con la regista e dramaturg Livia Gionfrida, fondatrice di Teatro Metropopolare e ideatrice del format pensato per creare un ponte ideale fra il lavoro di formazione artistica in carcere che Metropopolare porta avanti da sedici anni e il pubblico esterno. Come di consueto, prima l’autrice incontrerà i detenuti dentro le mura del carcere La Dogaia – dove o Metropopolare è presente con un suo progetto di residenza artistica - per poi confrontarsi la sera con il pubblico del Ridotto, per un appuntamento fra teatro e ricerca della parola. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro, acquistabile alla biglietteria del teatro oppure online su Ticketone.