Vandali al parco museo Martini, sfregiata un'opera del Maestro

Raid notturno a Seano: ignoto il movente dello scempio

La statua danneggiata

La statua danneggiata

Carmignano (Prato), 5 settembre 2015 - Della lepre è rimasta solo una porzione di zampe, quella che il cacciatore stringeva nella mano, mostrando orgoglioso i suoi trofei. Brutto atto vandalico, avvenuto probabilmente nella notte fra mercoledì e giovedì, al parco museo «Quinto Martini» a Seano. Una lepre in bronzo è stata staccata di netto dalla scultura «Il cacciatore» e portata via. E’ rimasto nell’altra mano della scultura il fagiano. «Il cacciatore» è fra le prime sculture che si incontrano entrando al parco museo e l’opera è anche posizionata in mezzo al viale, mentre altre sono più a ridosso della vegetazione. Perché questo atto di vandalismo? Due potrebbero essere le ipotesi: un azione contro il Comune di Carmignano oppure contro l’attività venatoria.

La pre-aperura della caccia coincide, casualmente, con questo gesto e fra le sculture presenti nel parco è stato preso di mira proprio il cacciatore. Carmignano è un territorio dove ci sono tanti cacciatori, dove c’è una riserva di caccia e dove i cinghiali hanno iniziato a danneggiare i vigneti e i coltivatori chiedono provvedimenti. Oggi l’amministrazione comunale illustrerà come potrà essere riparato il danno e il costo. Il parco museo dedicato a Quinto Martini (Seano 1908- Firenze 1990) ha una superficie di circa 32.000 metri quadrati ed accoglie 36 sculture bronzee dell’autore fuse da opere realizzate tra il 1931 e il 1988.

L’arte di Quinto Martini è un percorso attraverso scene di vita contadina. Cinque fra queste 36 sculture (ma non quella del cacciatore) sono state rifuse e sono entrate a far parte della collezione permanente dell’Ermitage a San Pietroburgo. Altre opere presenti nel parco, ad esempio il Martinaccio (la lumaca), sono state restaurate dall’Opificio delle pietre dure perché col passare del tempo si erano deteriorate. Ora ci sarà da restaurare «il cacciatore», rifondendo completamente la lepre. Il Comune ha presentato denuncia ai carabinieri di Carmignano. E intanto anche a S. Cristina a Mezzana per la seconda volta in pochi mesi è stata fatta a pezzi la croce in pietra collocata davanti alla chiesa. In questo caso sembra che di notte qualcuno abbia visto questi giovani buttare a terra la croce e saltarci sopra con i piedi. Perchè allora chi ha visto non ha denunciato?

M. Serena Quercioli