LAURA NATOLI
Cronaca

Cancellieri allo stremo e rinvii infiniti. ‘Separazioni, un anno per le udienze’

Da Lucca è arrivato un solo rinforzo. Gli avvocati: situazione al collasso

La visita del sottosegretario Luca Lotti al tribunale di Prato: era il mese di luglio di un anno fa Foto Attalmi

Prato, 2 luglio 2017 - Un anno per fissare un’udienza di separazione. "Non sappiamo cosa rispondere ai nostri assistiti – sbotta l’avvocato Edy Pacini – Ci sono cause di separazione delicate nelle quali i clienti litigano e non possiamo dare risposte certe. Se le udienze vengono fissate di anno in anno, nel frattempo chi deve separarsi è magari costretto a vivere in casa insieme. Ci sono situazioni delicate: genitori che non vanno d’accordo e che litigano di fronte ai figli. Ma costretti a restare sotto lo stesso tetto".

La voce dell’avvocato Pacini è solo una delle tante raccolte tra i legali che trovano difficoltà per la mancanza di personale in tribunale. Il problema si ripropone ed è quello delle carenze di organico in un tribunale che fa fatica ad andare avanti. Una difficoltà acuita dalla vacanza del presidente che di solito segue le cause di divorzio. Con il pensionamento di Nicola Pisano, le cause stentano ad andare avanti nonostante l’impegno dei due giudici a cui è stata assegnata la materia.

"Il dottor Valecchi ha un carico di lavoro micidiale – prosegue Pacini – Le cancellerie aprono solo due ore al giorno e il mercoledì sono chiuse, non sappiamo più come fare a lavorare". Dei due aiuti promessi, che dovevano arrivare il 26 giugno dal tribunale di Lucca, solo uno si è palesato. L’altro è in malattia fino a domani. Poi si vedrà. Era stata la presidente della Corte di Appello di Firenze, Margherita Cassano, a disporre il trasferimento per sei mesi di un cancelliere e di un amministrativo. Una decisione che ha sollevato le proteste dei lavoratori lucchesi. Intanto si attende con ansia l’assegnazione del nuovo presidente del tribunale. Tra i nomi papabili, quello di Francesco Gratteri, figlio dell’ex procuratore di Pistoia Pasqualino, attualmente presidente di una sezione penale del tribunale di Firenze, sembra in pole position. Ma prima di dicembre sarà difficile che la casella venga sistemata.

"Le lamentele sono più che legittime", interviene il presidente dell’Ordine degli avvocati, Lamberto Galletti. "Come Ordine abbiamo sottolineato più volte la situazione, anche quando è stata effettuata la programmazione triennale e abbiamo chiesto che venisse data priorità alle cause di famiglia e a quelle di lavoro. Poi c’è il penale che in una città come Prato presenta un numero significativo di procedimenti pendenti. Il problema è generalizzato: a Firenze non stanno meglio di noi, anche se qui la mancanza del presidente rende la situazione più complicata. Tutti stanno facendo la loro parte: magistrati, avvocati e personale amministrativo. Ma le carenze sono innegabili. E le aspettative dei cittadini costantemente disattese".