Telecamere e controlli in borghese. C’è già il piano contro i furbetti: "Questa è la stagione più difficile"

Comune, Alia, vigili e polizia provinciale hanno individuato alcune zone dove è necessario intervenire. Adesso gli abbandoni si stanno moltiplicando perché aumenta la produzione di capi per l’estate.

Torna l’incubo dei sacchi neri in città. Un fenomeno che Prato e la sua provincia conoscono bene e che adesso deturpa di nuovo strade, aree industriali ma soprattutto gioielli come le Cascine di Tavola, il fiume Bisenzio e l’area dell’ospedale. Un fenomeno che torna in modo ciclico e contro il quale amministrazione comunale, polizia municipale e polizia provinciale insieme a Alia cercano di fare fronte con controlli, fototrappole e sanzioni. Un lavoro difficile perché non sempre è facile risalire agli autori.

Scarichi abusivi di rifiuti speciali che sono un problema se si pensa che soltanto nelle ultime due settimane i lettori hanno segnalato la presenza di oltre duecento sacchi neri abbandonati in più parti. Alia è intervenuta con la pulizia delle discariche e mettendo in campo gli ispettori ambientali che possono verificare all’interno dei rifiuti se ci sono elementi utili a risalire agli autori del gesto, oltre a sanzionare pensantemente i responsabili.

Un fenomeno sempre esistito, ma acuito dall’arrivo della bella stagione. I pronto moda (i sacchi neri contengono scarti di lavorazione) in questo periodo stanno preparando i capi per l’estate e gli abbandoni si stanno moltiplicando. La legge impone di smaltire gli scarti di produzione tessile che sono classificati come speciali, attraverso ditte specifiche, ma così non è per tutti. Furgoni pieni di sacchi neri gettati in strada o nei campi non sono una novità. Il Comune ha ben presente il problema e i luoghi dove gli abbandoni avvengono più frequentemente e insieme alla polizia municipale ha già predisposto una serie di controlli proprio per sorprendere in flagrante chi commette reato. La strategia è top secret. "Sappiamo che in questo periodo c’è una recrudescenza del fenomeno, purtroppo è così tutti gli ann. Ci sono delle zone che vengono prese di mira più di frequente, per questo ci stiamo concentrando in determinati posti con controlli e fototrappole. E’ un lavoro lento che richiede giorni, ma in soli due mesi sono state elevate 17 sanzioni e denunce penali. Un dato che dà la misura dell’attività che stiamo portando avanti. La guardia è alta contro chi commette reati contro l’ambiente", dicono dal Comune. I luoghi dove saranno fatti controlli restano segreti, ma sono già stati individuati dal Comune, intenzionato a stroncare un fenomeno tanto odioso quanto oneroso. Basta pensare che a livello territoriale di Ato Toscana, l’inciviltà degli scarichi abusivi non solo di sacchi neri costa 20 milioni di euro l’anno.

"L’intenzione è quella di non lasciare nulla di intentato – la versione dell’amministrazione -, per questo stiamo conducendo con la polizia municipale una serie di controlli mirati, in zone ben precise che vengono spesso prese di mira per creare discariche abusive. Qui saranno installate telecamere e ci saranno appostamenti in borgese".

Silvia Bini