"I nuovi lavori allo Stregale? Per quanto mi riguarda sono qualcosa non solo di inutile, ma pure di dannoso. Alla prossima pioggia intensa si rischia di essere di nuovo colpiti dall’alluvione. Un anno fa mi sono ritrovata l’acqua nella taverna tre volte. Se non è ricapitato è solo per gli interventi che abbiamo fatto, non per quelli pensati dal Comune".
Lo afferma una residente in via Morecci, a Montemurlo, dove è iniziata l’installazione di briglie selettive a monte del tratto tombato dello Stregale, che sostituiranno quelle provvisorie collocate alcune settimane fa.
Una mossa questa che non sembra assolutamente convincere chi vive nella zona. "Con quale criterio si è pensato a questo intervento – si chiede la residente – dopo quanto successo poco più di un mese fa?". Quando la grata installata, per fermare i detriti, proprio all’ingresso del fosso tombato dello Stregale, fece da tappo, provocando così l’esondazione dello Stregale e poi l’allagamento di numerose abitazioni e scantinati.
"Queste nuove briglie selettive rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione. La verità è che non si sta pensando a come risolvere davvero il problema. L’unica soluzione è quella di pulire completamente i torrenti, occupandosi almeno ogni anno della manutenzione. Altrimenti le criticità si ripresenteranno sempre con le piogge intense".
La paura di tornare a rivivere certi momenti, insomma, è sempre dietro l’angolo. "Sì, come c’è la frustrazione per i soldi che ho dovuto investire per far sì che la casa diventasse più sicura, oltre che per riparare ai danni dell’alluvione dell’anno scorso, peraltro causati da un tombino vicino alla mia abitazione che è letteralmente esploso. Non ho chiesto un euro alle istituzioni - conclude la residente - ma mi aspetterei interventi mirati per farci stare più sereni".
Francesco Bocchini