Spazi vuoti al Soccorso E se li trasformassimo?

Realizzata una mappa dei fondi sfitti e delle aree abbandonate. Il progetto di Giacomo Zaganelli. partirà venerdì 23 ottobre

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Dal 23 al 25 ottobre l’unica vera periferia urbana pratese diventa mostra a cielo aperto grazie al progetto Laboratorio Soccorso. Un’iniziativa animata da obiettivi semplici e allo stesso tempo molto ambiziosi: sensibilizzare i cittadini sullo stato di abbandono di tanti spazi pubblici e privati del Soccorso e proporre una rilettura di questi come possibili luoghi di incontro e di integrazione sociale. Come? Organizzando un evento vissuto che prende corpo in 12 luoghi dismessi, selezionati per ospitare temporaneamente altrettanti micro-interventi artistici. "Ognuno degli interventi sarà ispirato ai 12 principi fondamentali della Costituzione italiana e avrà un linguaggio diverso. Uno potrà essere un video, uno un’istallazione, uno basato su un approccio relazionale… Ci sarà una sorpresa vicino al Campo dell’Ambrosiano, ma non voglio svelare troppo", afferma Giacomo Zaganelli, mantenendo un alone di mistero sulla sua creatura. Giovane artista esperto nella riqualificazione degli spazi urbani dismessi, è lui la vera anima del progetto. Tuttavia sono tanti gli attori che hanno permesso al Laboratorio Soccorso di esistere.

Il Laboratorio Soccorso - vincitore del bando 2020 sulla rigenerazione urbana a base culturale - è sostenuto dalla Regione Toscana, patrocinato del Comune di Prato. si avvale dei contributi di Publiacqua ed è curato dall’associazione Circuito urbano temporaneo. Spiritualmente è sostenuto anche dalla comunità del Soccorso, il cui coinvolgimento è fondamentale per la sua riuscita: "È importante coinvolgere le attività economiche presenti sul territorio perché questo consente di creare relazioni tra ciò che il quartiere è e ciò che potrebbe diventare", afferma Stefania Rinaldi, presidentessa dell’associazione Cut che da tre anni lavora alla riqualificazione della zona. L’invito a adoperarsi per il rilancio del Soccorso è rivolto soprattutto ai cittadini, che sfruttando l’evento come ponte possono entrare in contatto con i proprietari e trovare accordi vantaggiosi per prendere in carico e rilanciare gli spazi sfitti. Si tratta di un progetto fondato soprattutto sull’idea di creare relazioni sia tra proprietari e possibili affittuari o compratori, sia tra le varie etnie che popolano la zona.

Il primo appuntamento del Laboratorio Soccorso è fissato per venerdì 23 ottobre. A partire dalle 17.30 in via Milano verrà presentato il progetto del quartiere, verranno distribuite le mappe dei vuoti urbani (con indicati i fondi sfitti e gli spazi residuali in abbandono), e le persone potranno fruire liberamente dei 12 luoghi allestiti. Sabato 24 e domenica 25 ottobre pomeriggio ci saranno delle piccole passeggiate guidate a cui sarà possibile partecipare solo su prenotazione. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito https:cutcircuitourbanotemporaneo.com.

Vanessa Lucarini