Sotterrano plastica illegalmente. Due denunce e terreno sequestrato

L’intervento della polizia municipale dei carabinieri del Nipaaf a Tavola. Sigilli anche a un escavatore

Sotterrano plastica illegalmente. Due denunce e terreno sequestrato

Sotterrano plastica illegalmente. Due denunce e terreno sequestrato

Sotterravano gli scarti delle lavorazioni dei vivai, compresa della plastica, senza averne l’autorizzazione. E’ successo nella zona di Tavola dove, grazie alla collaborazione tra la squadra di polizia ambientale della polizia municipale di Prato e il personale del Nipaaf carabinieri di Prato, in essere da tempo per il controllo delle zone periferiche del territorio comunale di Prato, ha condotto alcuni giorni fa alla scoperta di una attività illecita di smaltimento di rifiuti, provenienti da attività vivaistica nella zona di via Brugnani, subito bloccata con un provvedimento di sequestro.

Secondo quanto riferito, una pattuglia della polizia municipale ha accertato, in un terreno agricolo, la presenza di un mezzo d’opera intento nella esecuzione dello scavo di una buca. Durante l’osservazione di quanto stava accadendo gli agenti hanno inoltre accertato che la buca scavata veniva immediatamente utilizzata per gettarvi all’interno cumuli di rifiuti in plastica che venivano subito dopo interrati.

E’ stato così richiesto l’intervento anche del personale del Nipaaf. L’intervento degli agenti operanti è stato immediato, ancora nella flagranza del reato, e ha permesso di impedire che l’azione criminale portasse ad ulteriori conseguenze, interrompendo le operazioni e denunciando il responsabile della violazione.

In seguito agli accertamenti, sono stati messi sotto sequestro preventivo penale l’escavatore, utilizzato per le operazioni di interramento, il terreno dove erano stata eseguita l’attività di interramento dei rifiuti oltre ad altre aree limitrofe da cui provenivano i rifiuti, quindi connesse alla consumazione del reato.

Il titolare dell’azienda, di circa 60 anni, e un suo collaboratore, sono stati entrambi denunciati in concorso per smaltimento illecito di rifiuti e ora rischiano la pena dell’arresto fino a un anno o l’ammenda da 2.600 euro fino a 26.000 euro.