
Solo a Prato sono circa 250 le richieste ancora da soddisfare di famiglie che chiedono ai vigili del fuoco e alla protezione civile di poter ripulire da acqua e fango cantine, garage e piani terra degli appartamenti. Su 736 segnalazioni finora pervenute, infatti, ne sono state evase circa 500. Il resto sono inserite in una lista di priorità che progressivamente viene gestita e smaltita dal coordinamento per l’emergenza alluvione. "C’è un po’ da aspettare – spiegano dal coordinamento –, ma piano piano raggiungeremo tutte le abitazioni. Già oggi (ieri, ndr) sono state risolte varie criticità lungo le strade del territorio. In particolare la rottura in zona Prato sud fra Ponte alle Vanne e via Traversa delle Caserane, oltre ad avere riaperto il sottopasso dell’autostrada fra la nuova tangenziale e la declassata dopo Prato ovest".
Sulla gestione fanghi ieri sera è arrivata l’ordinanza della Regione che stabilisce le nuove norme. I fanghi acquosi saranno gestiti direttamente da Publiacqua tramite la contrattualizzazione e il coordinamento degli spurghisti. Se si tratta di acque non contaminate potranno essere reimmessi nelle fognature, dove possibile, oppure direttamente in alveo dopo aver avuto il via libera dell’Autorità idraulica e del Comune di riferimento. Se si tratta di acque visivamente contaminate verranno trattate come rifiuti e gestiti negli impianti autorizzati. Per quanto riguarda i fanghi palabili, se provenienti da abitazioni, edifici pubblici e aree industriali dovranno essere posizionati in aree individuate dai Comuni e lì saranno gestiti come rifiuti urbani. Se invece provengono dal ripristino dei corsi d’acqua e dal ripristino delle infrastrutture viarie, se visivamente non appaiono misti ad altri materiali, potranno essere trattati come terre di scavo.
"Anche per quanto riguarda gli spurghi – spiega il governatore Giani – stiamo lavorando per evitare fenomeni di cartello e speculazioni. Vengono chieste cifre esageratamente fuori mercato". L’assessore all’ambiente Monia Monni ha precisato: "Publiacqua è l’unico soggetto che i cittadini sono invitati a chiamare. Saranno mandati operatori per la rimozione di fango e acqua dagli interrati, non si dovrà pagare l’intervento. Presto un numero verde".