Scarichi civili e industriali: ecco qual è il problema

Scarichi civili e industriali: ecco qual è il problema

Scarichi civili e industriali: ecco qual è il problema

Cosa impedisce a Gida di riutilizzare le acque depurate? Lo hanno spiegato tecnicamente il professor Leonardo Borsacchi del Pin e l’ingegnere Daniele Daddi di Gida: "L’attuale Dpr non tiene conto della qualità delle acque depurate, ma del tipo di impianto da cui provengono non contemplando il caso pratese, ovvero di un impianto come Gida che recepisce acque sia civili sia industriali. Quello di Gida è un caso unico, ma virtuoso e già pronto a utilizzare fino a 10 milioni di metri cubi d’acqua depurata l’anno". I tecnici della società pratese hanno già inviato le osservazioni al ministero dell’Ambiente chiedendo le integrazioni necessarie. "Come Gida noi siamo già pronti e disponibili a affinare sempre di più il livello di depurazione delle acque anche per consentirne un uso irriguo – spiegato il presidente di Gida Alessandro Brogi –. Per fare questo è però necessario che la normativa nazionale preveda la possibilità per un impianto come il nostro di utilizzare questo patrimonio di acqua depurata. Siamo pronti".