
Sale la rabbia dei residenti di via Roma dopo l’accoltellamento del 22enne domenica pomeriggio (l’aggressore è stato arrestato). Sono in diversi a descrivere una situazione di insicurezza diffusa lungo la strada, in particolare nel primo tratto fino all’incrocio con via Zarini. Secondo le testimonianze raccolte, infatti, non lontano dal luogo dove è stato accoltellato il giovane ci sarebbe già da qualche mese un dormitorio abusivo in cui ogni notte trovano posto una ventina di sbandati, italiani e stranieri. "La situazione qua è difficile ogni giorno – dice Patrizia, che lavora nella pasticceria Mazzaccheri poco distante dal punto esatto dove il 22enne è stato ferito –, entrano nel locale molto spesso persone sbandate che chiedono una bottiglietta di acqua o qualcosa da mangiare. Sono le stesse che vedo dormire fuori e dentro il dormitorio abusivo che si è venuto a creare qui vicino. Basta venire alle sette del mattino per vederne diversi che dormono all’esterno della vecchia palestra. Poi spariscono, fino alla sera successiva. Nessuno sa chi sono, dove vanno. Alcuni sono italiani, altri extracomunitari".
"Via Roma un tempo era un posto sostanzialmente tranquillo – racconta un passante che vuole restare anonimo – ma da cinque o sei anni abbiamo assistito ad un peggioramento della sicurezza. Sempre più spesso troviamo una sfilza di auto parcheggiate con i finestrini rotti, segno inequivocabile di raid notturni da parte dei ladri. Non sono furti clamorosi, fanno arrabbiare più i danni provocati dai balordi. E’ una situazione che ti fa sentire meno sicuro".
"Ad un cliente che prendeva un caffè – riprende Patrizia – hanno rubato una bicicletta elettrica che era parcheggiata fuori dalla pasticceria alle 11 di mattina, in pieno giorno. Non so se abbia a che fare con il dormitorio qui vicino, di sicuro è stato un furto di qualcuno che non si è fatto molti scrupoli e di certo non era preoccupato di essere visto o scoperto". Una situazione di insicurezza che porta, in alcuni casi, a modificare anche gli orari di apertura dei negozi e attività.
"Gestiamo questa pasticceria – proseguono da Mazzaccheri – dal 1982. Da qualche tempo abbiamo deciso di chiudere alle 13 e di non riaprire il pomeriggio. Alla base della scelta ci sono diversi motivi, ma indubbiamente uno di questi è anche il problema sicurezza: dalle 13 alle 15 c’è pochissimo passaggio per strada nonostante la nostra posizione a due passi dal centro, soprattutto in inverno quando fa buio presto. Così è meglio stare chiusi e non rischiare".
Francesco Storai