E' morta Roberta Betti, addio signora dei teatri. "Il Politeama ora porti il suo nome"

Riaprì il Politeama Pratese, colonna della Rivista del Buzzi, una delle pratesi più note. Aveva 89 anni

La firma: Stefano Balestri, Roberta Betti, Lamberto Muggiani e Alessandro Giusti

La firma: Stefano Balestri, Roberta Betti, Lamberto Muggiani e Alessandro Giusti

Prato, 22 gennaio 2020 - Grave lutto per il mondo della cultura pratese: è morta questa notte all'ospedale Santo Stefano di Prato, a 89 anni appena compiuti, Roberta Betti.

Fautrice della riapertura del teatro Politeama Pratese e sua presidente, autrice, imprenditrice insieme all'inspeparabile Elvira Trentini, era una delle donne più conosciute di tutta la città. Era in ospedale da alcuni giorni.

Roberta Betti
Roberta Betti

Roberta Betti è stata anche nel consiglio del Metastasio, ma il suo nome è legato soprattutto alla Rivista del Buzzi, una delle poche donne capaci di diventarne firma storica al pari di Rodolfo Betti (scomparso a giugno)  & C., e al Politeama. L'ex Banchini era casa sua e lo aveva riportato alla città negli anni Novanta grazie a quella che sembrava un'impresa impossibile, una sorta di azionariato popolare che coinvolse le forze migliori della città. E così l'8 settembre 1994, Madonna della Fiera e festa cittadina, Prato si riappropriò del suo teatro che nel 1999, il 2 gennaio, tornò a ospitare il pubblico con la Tosca di Puccini. Prosa, musica pop con tanti concerti e musica "alta" con la Camerata che qui ha la sua casa, il Politeama è diventato dal 2000 "casa del musical" grazie alla creazione del laboratorio Arteinscena, diretto da Simona Marchini e Franco Miseria. Qui si sono visti grandi musical italiani e stranieri (memorabile la rappresentazione di "Porgy and Bess" di Gershwin nel 2004).

La camera ardente viene allestita al Politeama da mercoledì alle 16 eresterà aperta mercoledì dalle 16 alle 23, giovedì 23 dalle 11 alle 23 e venerdì 24 dalle 9 alle 12. Venerdì 24 gennaio alle 12 commemorazione pubblica al Politeama, sempre venerdì pomeriggio alle 15 i funerali in Duomo.

La famiglia di Roberta Betti e il consiglio direttivo del Teatro Politeama chiedono non fiori ma opere di bene. "La programmazione del Teatro - spiegano - non subirà interruzione, nello spirito di chi al Teatro ha dedicato la propria vita. Unica variazione sarà lo spostamento della lezione introduttiva al concerto della Camerata Strumentale tenuta dal maestro Alberto Batisti alle 18.45 di giovedì 23 gennaio dal ridotto alla platea del Teatro. Il concerto della Camerata Strumentale di giovedì sarà dedicato a Roberta, con un ricordo speciale eseguito dall'Orchestra".

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Fra i primi messaggi di cordoglio c'è quello del Pd pratese: “Ci lascia una donna straordinaria, un’autentica protagonista della storia di Prato e un punto di riferimento irrinunciabile per la cultura della nostra città.  Grazie a Roberta Betti per l’intelligenza, la determinazione, l’impegno, la passione che ha messo a disposizione di Prato e dei pratesi”, dice il segretario Gabriele Bosi a nome di tutto il partito. 

Il presidente della Provincia Francesco Puggelli esprime cordoglio a nome di tutta l’amministrazione provinciale: “Prato perde una donna di grande vitalità, una vera risorsa per il mondo culturale e artistico della città, a cui ha dato tanto, grazie alla sua passione, al suo spirito e alla grande determinazione che metteva in tutto ciò che faceva. Vogliamo salutarla con un ringraziamento, per tutto ciò che è riuscita a portare a termine per la comunità pratese”.

IL COMUNE: INTITOLARLE IL TEATRO - Il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore alla Cultura Simone Mangani e tutta la giunta "esprimono il loro cordoglio per la scomparsa di Roberta Betti". "E' difficile trovare le parole giuste per una donna come Roberta. La Città oggi perde una grande donna, innamorata di Prato, della cultura, del teatro e sempre piena di passione e idee. A lei dobbiamo la rinascita del Teatro Politeama Pratese, ma non soltanto. A Elvira e ai famigliari va il nostro cordoglio, che condividiamo fortemente. Roberta ci mancherà".

"Roberta con la sua determinazione e la sua passione contagiosa è riuscita in un'impresa che a Prato pare impossibile: mettere d'accordo tutti, dai politici agli imprenditori, dai cittadini agli intelettuali con l'obiettivo di riaprire il Politeama pratese - sottolinea il sindaco Matteo Biffoni - E grazie alla sua determinazione sono stati restituiti alla città spazi meravigliosi: perché questo non sia mai dimenticato propongo che a Roberta Betti venga intitolato il teatro. Grazie di tutto Roberta, davvero".

Addio Roberta, grande donna.