Risse, furti e spaccate in centro Lettera al ministro Lamorgese

Il consigliere Curcio (Lega) ha scritto per chiedere un intervento del governo "La situazione è grave"

"Prato non può continuare a essere un far west dove delinquenti e malintenzionati si sentono liberi di scorrazzare e agire nell’impunità: la gente si sente accerchiata, il governo deve fare la sua parte. Per questo le chiedo un intervento in prima persona per cominciare a risolvere il problema". Il consigliere comunale della Lega, Marco Curcio, ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per chiedere un intervento per risolvere alcune criticità legate alla questione sicurezza a Prato.

"La situazione è grave – dice Curcio – La polizia municipale potrebbe fare di più ma niente può di fronte a una situazione veramente eccezionale. Ogni giorno, soprattutto in centro storico, leggiamo il resoconto di uno o più interventi di polizia e carabinieri volti a risolvere situazioni di emergenza".

L’esponente del Carroccio fa anche un’analisi, nella lettera inviata al ministro, di quello che è accaduto a Prato post lockdown: "Non appena la circolazione delle persone è tornata alla normalità – sottolinea Curcio – abbiamo purtroppo assistito a un crescente problema di insicurezza. Le forze di polizia fanno il possibile, ma risorse, strumenti e mezzi a disposizione sono insufficienti. C’è sproporzione fra una certa libertà d’azione che si prendono questi delinquenti e la possibilità di intervento di polizia e carabinieri".

Curcio ha deciso di scrivere la lettera alla luce degli episodi accaduti nelle ultime due settimane in via Settesoldi, piazza Lippi e via del Serraglio fra risse, furti e spaccate: "Il Comune, attraverso il corpo dei vigili urbani – conclude – potrebbe fare sicuramente meglio e di più nel fronteggiare questa emergenza, ma l’ordine pubblico è principalmente competenza dello Stato. Il ministro potrebbe fare molto e per questo chiedo un suo intervento diretto".

Sdb