Rabbia in via Catani . Parte raccolta firme contro il nuovo assetto: "Penalizzerà tutti"

Residenti e commercianti sul piede di guerra: "L’amministrazione ha approvato le modifiche senza coinvolgerci in nessun modo". Preoccupano i tempi del cantiere e la disposizione dei posti auto.

Rabbia in via Catani . Parte raccolta firme contro il nuovo assetto: "Penalizzerà tutti"

Rabbia in via Catani . Parte raccolta firme contro il nuovo assetto: "Penalizzerà tutti"

La rivoluzione di via Catani proprio non piace a commercianti e residenti. Chi vive e lavora nella strada si sente "tradito" dall’amministrazione comunale, perché cittadini e lavoratori sottolineano "di non essere stati consultati prima di approvare i lavori" che cambieranno il volto della strada. Lavori che cominceranno a breve, una volta ultimati quelli per la sostituzione della rete idrica, e che saranno realizzati in sei mesi sfruttando 817mila euro di fondi Pnrr. Il progetto prevede l’addio ai controviali, che saranno rimpiazzati da un’unica isola centrale dove verranno piantati degli alberi, mentre ai lati troveranno posto due bike line per i ciclisti. Di fatto meno spazio per il transito delle auto, con l’obiettivo di costringere gli automobilisti a diminuire la velocità di transito. Ma al contempo ci sarà la diretta conseguenza che tutti coloro che dovranno parcheggiare o uscire in retromarcia dalla sosta andranno a bloccare la viabilità. E lo stesso vale per gli autobus in sosta alle pensiline (oggi invece c’è la possibilità di sfruttare il controviale per evitare di restare in fila congestionando il traffico). In programma c’è anche la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati e luminosi e il potenziamento dell’illuminazione.

Tutte modifiche bocciate in maniera netta da chi ogni giorno tocca con mano la situazione in via Catani. Non è bastato nemmeno l’incontro con l’amministrazione comunale (e in particolare con l’assessore alla polizia municipale, sicurezza urbana e mobilità, Flora Leoni) per tranquillizzare negozianti e residenti, che hanno lanciato una raccolta firme per manifestare il loro dissenso.

"Sarà un disastro per le attività – il pensiero di Gianni Desideri, titolare del Bar Caffè Macciupicciu – Oltre al fatto che dovremo convivere con un cantiere che durerà almeno sei mesi, il risultato finale peggiorerà la viabilità, toglierà parcheggi e andrà ad abbellire una strada che non ne aveva bisogno. Oltretutto, né i negozianti né i residenti sono stati avvertiti: lo abbiamo scoperto perché ce lo hanno raccontato gli operai a lavoro nei cantieri per le tubature".

La musica non cambia ascoltando le parole di Andrea Bianchi, titolare dell’omonima tabaccheria: "La cosa che ci fa più arrabbiare probabilmente è che nessuno ci ha detto niente, siamo venuti a sapere del progetto quasi per caso. Il rischio di perdere clienti per le attività della zona e di andare in difficoltà è altissimo, anche perché dobbiamo fare i conti con un cantiere che secondo me non verrà chiuso prima di un anno. Speriamo di avere la forza di restare aperti".

Francesco Bocchini