Quella scorciatoia che permette di evitare il traffico

"In Italia, come nella vita, ci vuole pazienza. Ma con perseveranza e ostinata caparbietà, ci si arriva", ha commentato soddisfatto il sindaco Matteo Biffoni che lunedì renderà noti i particolari e i tempi del progetto.

Su Facebook Biffoni ha sottolineato che "a 12 anni di distanza dal tragico incidente in cui persero la vita tre donne rimaste intrappolate nel sottopasso allagato, dopo averci già provato, siamo riusciti ad ottenere il tanto atteso dissequestro. Grazie al lavoro di tutti, e in particolare dell’avvocatura del Comune di

Prato e a Paola Tognini, e ad anni di perseveranza siamo arrivati a questo risultato tanto atteso dai cittadini. Ancora una volta, senza tanto clamore e con lavoro costante, siamo passati dalle parole ai fatti".

In effetti i cittadini attendevano da quasi 12 anni che il sottopasso tornasse fruibile. In questi anni sono state tante le petizioni presentate da cittadini, residenti, commercianti e industriali che hanno la fabbrica nella zona. Il sottopassaggio permette infatti di passare più velocemente da Narnali a Galciana evitando code, traffico e caos. Purtroppo gli appelli sono caduti sempre nel vuoto in quanto i progetti di messa in sicurezza presentati a vari giudici non hanno mai convinto sulla sicurezza dell’infrastruttura. Il sottopasso adesso si presenta in stato di abbandono, ricoperto di erbacce, con le transenne che ancora impediscono il passaggio. Nonostante ciò, in questi anni, l’opera si è allagata più volte dimostrando come sia pericolosa. Non solo. Qualche anno fa, un ciclista fu trovato morto al suo interno. Il sospetto è che l’uomo si sia scontrato con un altro ciclista (mai rintracciato) e che morto nella caduta. Infatti, nonostante il divieto, in molti oltrepassavano le transenne a piedi o in bici usando il sottopasso come scorciatoia.