
Giornata decisiva per la società biancazzurra. Il presidente Commini ha provveduto a far inviare alla Lnd la richiesta di adesione al campionato. Il cronoprogramma da rispettare per evitare spiacevoli sorprese.
PRATO Doveva essere una giornata importante quella di ieri in casa Ac Prato. E senza dubbio così è stato. I biancazzurri, finalmente, cominciano ad intravedere un bagliore di luce in fondo al tunnel, anche se la strada verso la salvezza definitiva è ancora lunga e tortuosa. Ma intanto, Stefano Commini ha provveduto a far inviare alla Lnd (Lega nazionale dilettanti) da parte della segreteria della società la richiesta di iscrizione al prossimo campionato di Serie D. Il dado, quindi, è tratto, la scelta fatta e la strada aperta.
Il presidente del sodalizio laniero da parte sua ha pagato gli oltre 52 mila richiesti, di cui 21.500 euro per la tassa associativa, i diritti d’iscrizione al campionato, i diritti d’iscrizione al campionato Under 19 e un acconto a garanzia di eventuali passività sportive, e 31mila euro di fideiussione bancaria. Non solo: se ieri è stata una giornata importante lo sarà altrettanto anche oggi, dal momento che l’imprenditore romano dovrebbe firmare il preliminare per la cessione delle quote del Prato dall’Humanativa Group S.r.l. a un gruppo di imprenditori locali.
La tavola sembra apparecchiata quindi per il passaggio di mano, ma perché l’affare vada definitivamente in porto servono che si realizzino un paio di condizioni. A cominciare dalla formalizzazione dell’iscrizione in Serie D del club biancazzurro. Che cosa manca? Lo sappiamo bene ormai: c’è bisogno che Commini saldi tutte le pendenze con i tesserati della stagione 2024/25, per una somma che si aggirerebbe attorno ai 220 mila euro. Somma che l’imprenditore romano starebbe provando ad abbassare con delle trattative serrate con gli interessati. Una missione non facile, anche perché il countdown è partito e ci stiamo avvicinando velocemente allo zero. "Se questi soldi non vengono versati entro il 10 luglio (oggi, ndr), la società viene deferita alla Co.Vi.So.D – aveva spiegato nei giorni scorsi Massimo Taiti, vicepresidente della Figc Toscana – Se nemmeno entro il 15 luglio Commini avrà provveduto ai pagamenti, allora la Co.Vi.So.D darà tempo fino al 21 luglio, l’ultima data davvero buono ed utile.
In quel caso, però, scatterebbero una penalizzazione di due punti da scontare nel prossimo campionato e una squalifica per il presidente del Prato". Lo scenario che si prospetta, almeno di miracoli o clamorosi colpi di scena nella giornata di oggi, è che nei prossimi giorni vada in scena una vera e propria corsa contro il tempo, contraddistinta da un’opera di convincimento nei confronti dei tesserati per ottenere uno sconto. Non sarà semplice, ma qualcuno dei creditori - di fronte alla possibilità di aiutare in maniera decisiva il Prato a salvarsi - non è detto che non decida di venire a patti con Commini.
L’altra condizione affinché le cessione della società laniera si concretizzi riguarda l’altra parte, ossia i potenziali acquirenti. Nella giornata odierna, due imprenditori pratesi dovrebbero versare ciascuno 100 mila euro. L’obiettivo, tramite il coinvolgimento di altri imprenditori del territorio, è quello di arrivare a quota un milione di euro entro il 18 o il 19 luglio. Mancherebbero quindi 800 mila euro per far sì che la cordata (che dopo la fase di ricerca di risorse dovrebbe essere composta da circa 10 soggetti, quasi un quarto in meno rispetto ai 37 "volenterosi") metta le mani sul club cittadino.
Intanto, il tempo scorre rapidamente e ormai siamo alle battute finali della partita più importante per il Prato: quella per la sopravvivenza. Affinché i biancazzurri abbiano un futuro (in Serie D) serve uno sforzo collettivo.
Francesco Bocchini