REDAZIONE PRATO

"No allo scuolabus per i non residenti"

Dopo la protesta di una madre risponde l’assessore Ganucci: "Non possiamo fornire il servizio a chi abita fuori dal Comune"

Scuolabus per bambini non residenti anche se abitano vicino: il servizio non si può fare.

Il Comune di Poggio a Caiano risponde ad una mamma, Elisa Rampi, che abita a 200 metri da ponte all’Asse ma sul Comune di Signa e il figlio Emanuele frequenta la scuola elementare Lorenzo Il Magnifico.

"Se mio figlio ha diritto ad usufruire della mensa che è un servizio scolastico a pagamento, perché non ha lo stesso diritto con lo scuolabus? – aveva domendato la mamma nei giorni scorsi – Non si tratta di portarlo a San Piero a Ponti, a Sant’Angelo o a Prato ma nella zona di ponte all’Asse".

La situazione per Elisa e per altri residenti di ponte all’Asse è aggravata anche dalla chiusura del ponte che implica il giro sulla bretella di Sant’Angelo.

"Ci rendiamo conto – risponde l’assessore alla scuola del Comune di Poggio Fabiola Ganucci – che si tratta di una situazione di confine e di poche centinaia di metri, ma non possiamo assolutamente fare diversamente e fornire un servizio per cui la residenza nel comune costituisce fattore determinante. Il pulmino non può uscire dal confine comunale e, per di più, provinciale, come sarebbe nel caso in questione. Facciamo presente che la richiesta del trasporto scolastico segue tempi e modalità ben precisi e cioè prima dell’inizio dell’anno scolastico, per poter programmare le corse dei pulmini e non formare liste di attesa. Non è altresì possibile mettere sullo stesso piano il trasporto scolastico con la mensa, che fa parte del diritto allo studio ed è offerta a tutti gli alunni, residenti e non, che frequentano le scuole poggesi".

In sostanza, il Comune non può intervenire sui criteri di assegnazione dei servizi, come quello dello scuolabus, che seguono il principio di residenza e sono stabiliti da un Regolamento comunale.