Dal Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, parte una lettera all’indirizzo del presidente delle Regione, del prefetto, del sindaco di Prato e del direttore generale dell’Asl Centro con la quale viene denunciata "una critica e pericolosa carenza di infermieri in servizio alla Rsa casa di Marta Prato". L’allarme arriva dal segretario del Nursind Prato, Roberto Cesario, proprio alla vigilia delle festività natalizie. "Nella Rsa sono seguiti 80 ospiti, dislocati su tre piani - dice Cesario - Ma nelle ore notturne non c’è nemmeno un infermiere e di giorno uno soltanto". Il sindacato delle professioni infermieristiche chiede "maggiori tutele e più sicurezza, condizioni di lavoro più vantaggiose per migliorare l’assistenza agli ospiti e la qualità del lavoro degli operatori" e annuncia la volontà di proclamare lo stato di agitazione, qualora la struttura non prenda immediati provvedimenti per ovviare a questa carenza. Il sindacato spiega le motivazioni dell’agitazione. "Lasciare che di notte non ci sia un turno infermieristico e che di giorno un solo infermiere si occupi di 80 pazienti in una struttura di tre piani, è inaccettabile", dice Cesario. Una situazione che secondo il rappresentante sindacale sta arrivando al proprio culmine e sta mettendo sotto stress i lavoratori.
"La direzione della struttura, per sopperire alla mancanza di personale, costringe chi lavora ad una mole di lavoro assurda e insostenibile, con demansionamento per alcuni professionisti a favore di un abuso di professione per altri", va giù duro Cesario. "In questo modo la direzione della Rsa mette a serio rischio la salute dei pazienti e degli stessi operatori sanitari".
Sa.Be.