Morti bianche, Prato migliora Ma la Toscana è maglia nera

"Un trimestre drammatico per le morti sul lavoro nel nostro Paese: 189 vittime da gennaio a marzo (+2,2% rispetto al 2021). Con un incremento tragico dei decessi da fine febbraio a fine marzo, pari al 66% (75 morti in più). Allo stesso tempo crescono in modo significativo anche le denunce totali di infortunio (+51% rispetto allo scorso anno)". E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre che ha preso in esame i primi tre mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 e ha diviso l’Italia in zona di colore come accadeva in tempi di pandemia. E la sorpresa è arrivata per la Toscana che dalla "zona arancione" (ossia rischio medio) è passata in zona rossa, rischio molto alto. L’unico dato confortante è quello pratese che, fra le province toscane, è fra quelle messe meglio in quanto non ha registrato nessun incidente sul lavoro con esito tragico nei primi tre mesi dell’anno. Un bel traguardo dopo un 2021 funestato da morti sul lavoro, prima fra tutte quella della giovane operaia Luana D’Orazio, stritolata dall’ordiotio a cui era addetta il 3 maggio di un anno, appena due giorni dopo la festa del lavoro. E proprio in occasione della festa di domenica l’Osservatorio di Mestre ha reso noti i dati ricavati dall’indagine che ha portato alla luce numeri disastrosi.

La Toscana è stata inserita nella fascia di colore rosso insieme a D’Aosta, Trentino Alto Adige e Marche. La nostra regione è seconda per numero di morti bianche (16 nel 2021), seconda solo alla Lombardia (27).

Il settore trasporto e magazzinaggio conta il maggior numero di decessi sul lavoro: sono 20 (erano 7 nel primo trimestre del 2021). Seguono: costruzioni (13), commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli (10), attività manifatturiere (7), il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese e Sanità e assistenza sociale (4).

Le denunce di infortunio totali sono in aumento (+ 51% rispetto a marzo 2021). A marzo 2021 erano 128.671 mentre a marzo 2022 sono state 194.106. Quasi 30mila gli infortuni avvenuti in occasione di lavoro nel settore sanità e assistenza sociale.