REDAZIONE PRATO

Moderni, di legno, in movimento: quei presepi simbolo di fantasia

Da Maliseti alla Valbisenzio: quante Natività tutte da ammirare

Paolo Cecconi accanto al presepe di Maliseti

Prato, 23 dicembre 2016 - Di legno, di cartapesta, moderni in plastica oppure provenzali. Tra tradizione e fantasia anche in questo Natale si alza il sipario sui presepi, tra capolavori senza tempo, statuette storiche e il piccolo miracolo delle ambientazioni che si rinnovano ogni anno con colori e inventiva. Una tradizione ben salda in città e provincia con tanti allestimenti tutti da visitare per la gioia dei più piccoli, ma anche dei più grandi. Per gli amanti dell’arte non sono da perdere le Natività allestite alla parrocchia di San Giovanni Battista a Maliseti guidata da Don Santino Brunetti, di gran lunga tra i maggiori collezionisti di presepi provenienti da tante parti d’Italia e del mondo e di tutte le epoche. Proprio le statuette di don Santino saranno protagoniste a Vernio dove si potranno ammirare Natività a grandezza naturaleoppure i famosi presepi di carta tipici del dopoguerra. Una mostra che ospita presepi del ‘700 fino ad arrivare ai giorni nostri. Inoltre sarà allestito una Natività con elementi in movimento, realizzata da Nicola Di Sciullo. La mostra è organizzata con la collaborazione di Auser Verde Argento e rimarrà aperta fino all’8 gennaio. L’ingresso è libero.

Nella chiesa di Maliseti in via Montalese, invece, l’allestimento è stato curato dall’appassionato Paolo Cecconi. Poco lontano, in via di Maliseti, si trova il presepe di Simone Cornacchia che da anni costruisce le ambientazioni più particolari insieme al babbo Pasquale. Una costruzione minuziosa lunga mesi di lavoro allestita nella loro abitazione di via di Maliseti. Tutto da visitare anche il presepe esposto nella chiesa dello Spirito Santo in via Silvestri realizzato dai volontari della parrocchia così come non si può perdere la Natività in mostra alla chiesa delle Carceri. Grande presepe artistico anche all’interno della chiesa della Pietà mentre è costruito con legno e tessere di plexiglass colorate il grande allestimento che si può ammirare in piazza del Comune a Cavarzano.

I presepi dell’artista valbisentino Mauro Ravalli fanno il giro d’Italia. Alcune delle opere saranno esposte a Vaiano alla Badia di San Salvatore e in piazza del Duomo a Prato. Altri saranno allestiti a Vernio, davanti all’entrata della chiesa di Mercatale. «L’opera di quest’anno – spiega Ravalli – è stata realizzata grazie alla collaborazione di Massimiliano Pezzantini, Michele Biancalani, Franco Bolognesi e Simone Ciolli. Abbiamo realizzato un dipinto sul legno con smalto oro ed altri colori».

È dedicato ai terremotati colpiti dal sisma del 24 agosto il grande presepe artistico di Oste, allestito, come avviene oramai da oltre 15 anni, nella chiesa parrocchiale di piazza Amendola. Una rappresentazione imponente di oltre 37 metri quadrati, impreziosita da effetti scenici e sonori e dalla cura minuziosa dei dettagli delle varie ambientazioni e dei personaggi. Infine spetta a Prato un singolare primato: il bambino vicino ai genitori, due animali nelle vicinanze, un astro all’orizzonte potrebbe essere la Natività ante-litteram più antica mai scoperta finora. La pittura rupestre fatta 5.000 anni è stata scoperta in una piccola grotta del deserto del Sahara egiziano da Marco Morelli direttore del Museo di Scienze Planetarie. «Sono stato sorpreso dall’incredibile somiglianza con la Natività cristiana», ha detto Morelli.