REDAZIONE PRATO

"Meno sballo, più serate slow con gli amici" La movida ha cambiato pelle (e fascia di età)

Pochi minorenni, molti clienti fra i 20 e i 30 anni. Gli esercenti: "Dopo la pandemia ha preso spazio un concetto diverso di serata"

Nuovi punti di aggregazione e nuove abitudini fra i giovani. Perché anche la movida pratese sembra adattarsi agli ultimi cambiamenti e alle tendenze più recenti. Dopo lo stop forzato della pandemia che ha messo in crisi i principali locali del centro città, i ritmi di lavoro sembrano fortunatamente essere tornati al periodo precedente, ma con cambiamenti che non sfuggono agli occhi dei più attenti. Anche gli stessi esercenti si dichiarano contento di come stanno andando le cose dopo l’intensificarsi dall’attività di controlli, chiesta proprio da loro.

Dopo gli episodi violenti dello scorso inverno, che hanno coinvolto perlopiù piazza delle Bigonge e via Santa Trinità, più volte al centro di liti fra baby gang di quartiere, le vie del centro di Prato vengono per lo più scelte da giovani e famiglie per passare una serata tranquilla con gli amici. A testimoniarlo sono gli stessi esercenti di via Settesoldi in cui, a seguito delle numerose nuove aperture, si concentra principalmente la movida pratese. Tra questi Riccardo Orlandi, titolare del locale ‘Gradisca 1973’ e Samuele Tosetti che, insieme all’amico e socio Riccardo Biagini, gestisce ormai da sette anni il Cafè Art Bar 4Rooms. "Siamo molto contenti di come stanno andando le cose – racconta Orlandi – e del successo che via Settesoldi ormai da anni riscuote tra i giovani pratesi. Sicuramente il merito va anche al lavoro svolto dalla Polizia dai carabinieri che controllano quotidianamente la zona. C’è da dire anche che il concetto di movida è cambiato tanto dopo la pandemia – aggiunge – La ressa di persone che prima stazionavano in piedi per ore oggi è decisamente ridotta. In tanti preferiscono mettersi a sedere. Forse li abbiamo portati noi a farlo, mettendo a disposizione sempre più tavolini, o forse è solo un caso. Direi però che il concetto di movida così come lo intendevamo prima, con persone che stanno tutta la sera in piedi, si spostano e rimbalzano da un locale all’altro non esiste più o quanto meno è un po’ superato. Vedo piuttosto persone che scelgono il locale che più preferiscono e trascorrono lì la loro serata". Un’opinione condivisa anche dal collega Samuele, volto noto tra i più giovani. "La situazione della movida pratese oggi è abbastanza tranquilla. Rispetto ad anni fa, questa strada è migliorata tanto. C’è da dire anche che il target di età delle persone che frequentano i nostri locali si è alzato. Non c’è più il ragazzino minorenne, che talvolta si presentava con falsi documenti per prendere una bevuta alcolica, ma stiamo parlando di ragazzi più grandi tra i 20-30 anni". Tra loro anche Camilla Turi e Ambra Bigagli, 23 anni, che il fine settimana preferiscono restare in centro piuttosto che allontanarsi da Prato.

"Il centro città è tranquillo e ci sono locali veramente per tutti i gusti – raccontano – Il problema resta la zona periferica. Veniamo spesso a piedi, soprattutto d’estate, visto che entrambe abitiamo a pochi minuti da Piazza San Marco. La sera non nego che spesso abbiamo paura a tornare a casa da sole e preferiamo farci riaccompagnare. Ci auguriamo che in futuro anche le aree più periferiche del centro possano essere riqualificate con nuove aperture e locali di tendenza che creino aggregazione così da poterci sentire più sicure anche a transitare in quelle zone". Accanto a loro c’è anche Matteo Bencini, qualche anno più grande, tra gli amanti di piazza del Comune. "La movida pratese piace. Anche d’estate ci sono eventi, iniziative e locali sempre pieni. Non è come qualche anno fa, quando per strada dopo mezzanotte non si vedeva più un’anima".

Tamara Mancini