
Scuola e calcio possono convivere? Luca Antonini, ex studente del Conservatorio San Niccolò ha giocato in Serie A.
Che grado di scuola ha frequentato al San Niccolò?
"Sono di Milano, ho frequentato l’ultimo anno di liceo quando venni trasferito al Prato. San Niccolò è dove ho conosciuto mia moglie che era mia compagna di classe. Poi sono andato in altre squadre, tra cui il Milan, dove ho vinto lo scudetto".
Ha poi iscritto i suoi figli al San Niccolò. Ha visto dei cambiamenti rispetto ai suoi tempi?
"È sempre rimasta la stessa scuola. In quegli anni c’erano gli stessi professori che avevo incontrato io, anche la preside era sempre la stessa".
Come l’educazione ricevuta l’ha aiutata nella vita?
"Mi ha dato quell’equilibrio che serve per ottenere risultati. Il diploma dà la possibilità di aprire nuove porte se il calcio non dovesse andare dove uno si immagina. Oggi sono procuratore e insisto con i miei ragazzi sull’importanza della scuola".
Come conciliava calcio e studio?
"Mia mamma mi ha aiutato tanto. Mi ero prefissato di ottenere il diploma. I professori e la preside mi hanno permesso di portare avanti il calcio, la professoressa di filosofia mi bacchettava un po’, ma ne ho un buon ricordo".