L’equilibrio di Daneri: "Puntiamo all’8% con idee di buon senso. Noi decisivi? Ci credo"

Il candidato sindaco di Prato Merita (Iv, Azione, LibDem e Psi) "Il piano strutturale non funziona, in tanti punti è irrealizzabile. Non mi pento di essere stato sincero sull’ipotesi ballottaggio" .

Mario Daneri, lei è il candidato sindaco di Prato Merita che mette insieme Italia Viva e Azione, Renzi e Calenda, caso ormai unico (della coalizione fanno parte anche LibDem e Psi), ed è al centro rispetto a Ilaria Bugetti e Gianni Cenni. Si sente quello che tra i due litiganti...?

"Dove possiamo arrivare lo diranno solo i numeri. Sicuramente quando sono partito pensavo di poter arrivare al 5-6%, adesso l’asticella si è alzata. Punto ad un risultato tra il 7 e l’8%, poi vediamo cosa succederà".

La proposta centrista che valore ha nella Prato di oggi?

"Enorme, perché l’equilibrio è la cosa più importante, nella vita e nella politica. Noi rappresentiamo questo fra destra e sinistra. Poi al ballottaggio si vedrà".

Continua a parlare di ballottaggio ma ha già dichiarato, criticato, di non poterci arrivare. Si è pentito di questa strategia?

"Assolutamente no. Sono un uomo pragmatico, moderato, la città mi deve conoscere per quello che sono. Sono stato accusato di non seguire la prima regola della politica, ovvero dire che possiamo vincere. E’ chiaro che, ad oggi, non possiamo arrivare al ballottaggio, lo dico senza ipocrisia. Possiamo però essere determinanti e per questo discuteremo con chi ci arriverà dei punti del programma che ci interessano".

Perché i cittadini dovrebbero votarla?

"Perché siamo moderati, riformisti, pragmatici, di buon senso".

Parliamo di programma. Tre cose che sicuramente farà se dovesse diventare sindaco.

"Parto dalla profonda rivisitazione del piano strutturale. Il 7 luglio dovrà essere approvato per non ingessare la città, ma in tanti punti non è percorribile e andrà rivisto. La perequazione, ad esempio, è tutta concentrata sulle aree a verde, ma il verde costa e se non è ben tenuto diventa una giungla, ma non quelle urbane che piacciono tanto al Pd... E’ poi irrealizzabile l’ampliamento industriale in altezza. Come si fa a immaginare un primo piano in un capannone? Ci sono vincoli tecnici non superabili e la logistica è semplicemente irrealizzabile: per salire ai 9 metri di altezza di un capannone servirebbe una rampa di 80, 100 metri per i mezzi pesanti. Nessuna azienda ha spazi simili. Infine sono stati posti vincoli su 84 fabbricati che non ne consentono una reale trasformazione se non con investimenti economicamente impercorribili".

Avanti con gli altri due progetti cardine del programma.

"Bisogna riorganizzare la macchina comunale spostando più uomini agli uffici tecnici, che sono quelli che portano più risorse al Comune, e serve un super dirigente per urbanistica, edilizia, lavori pubblici e patrimonio".

Siamo al terzo punto.

"La pedonalizzazione del centro con parcheggi lungo le mura e due interrati, uno all’ex ospedale e uno in piazza Mercatale, sotto quello attuale. La viabilità così com’è adesso sarà sempre mantenuta, anche durante i lavori, e i tempi dovranno essere contenuti. E’ possibile, basta pensare che in 18 mesi si è costruito il ponte di Genova. Nella parte in superficie invece immagino un museo a cielo aperto per l’arte contemporanea".

Adesso invece dica una cosa che certamente non farà.

"Ne dico due. Non lascerò le panchine bianche in piazza del Comune, perché sono il simbolo di disattenzione e mancanza di decoro in centro. Inoltre non lascerò che le risposte alle richieste dei pratesi siano così lente come adesso".

Che voto si darebbe finora?

"Niente voti. Mi manca esperienza, ma imparo in fretta".

I partiti non le hanno dato i simboli: vantaggio o svantaggio?

"Non so, i partiti comunque sono noti. E la scelta consente di evidenziare il candidato sindaco civico".

Leonardo Biagiotti