REDAZIONE PRATO

Le sfide a Bruxelles: "Lo sportello avamposto per iniziare a tessere una lobby di distretto"

Gli auspici dei rappresentanti delle associazioni di categoria, che hanno partecipato a Prato textile district days, prima tappa della missione europea.

Gli auspici dei rappresentanti delle associazioni di categoria, che hanno partecipato a Prato textile district days, prima tappa della missione europea.

Gli auspici dei rappresentanti delle associazioni di categoria, che hanno partecipato a Prato textile district days, prima tappa della missione europea.

Le due giornate di "Prato textile district days" al Museo del Tessuto sono state una tappa fruttuosa in vista della imminente missione europea del Tavolo del distretto. Un appuntamento che ha richiamato una folta partecipazione di imprenditori (200 aziende iscritte e 400 pèartecipanti).

"Al di là delle due giornate, utili come focus su Prato e il suo tessile, ciò che è veramente importante è la concretizzazione del progetto dello sportello a Bruxelles", esordisce Francesco Marini, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord.

"Per le nostre aziende è vitale mantenere un dialogo serrato con le istituzioni europee e intrattenere relazioni stabili e non episodiche con chi ha oggi in mano alcuni dei dossier strategici per il futuro del distretto – aggiunge – . Ecodesign, EPR, End of Waste sono temi fondamentali sui quali il modello-Prato, tanto insolito, e poco considerato, quanto virtuoso, deve far sentire la propria voce". Per Marini "lo sportello è funzionale a rappresentare le esigenze specifiche di Prato nel contesto dell’attività istituzionale delle organizzazioni di profilo nazionale: nel nostro caso, di Confindustria Moda, di cui andiamo a sostenere e integrare sinergicamente l’azione. La vera sfida inizia adesso: rendere lo sportello un avamposto delle posizioni del distretto, un polo di irradiazione di una seria e professionale attività di lobby".

Moreno Vignolini, presidente Confartigianato Tessili Toscana, sottolinea che "si deve smettere di pensare che Prato sia soltanto la storia relativamente ai temi dell’economia circolare e della sostenibilità. Noi dobbiamo raccontare che siamo la soluzione. La due giorni in cui imprese, Comune, associazioni di categoria e politica sono stati insieme è un segno del bel lavoro del Tavolo del distretto in direzione Europa. "La prossima settimana saremo a Bruxelles. Dobbiamo essere bravi a far capire che noi siamo la soluzione non solo perché abbiamo aziende con competenze, ma anche perché aziende, politica e istituzioni sanno essere coese tutelando gli interessi economici e di politica industriale del distretto. E possiamo essere esempio di come politica e imprese attraverso le associazioni di categoria possono fare squadra e ottenere risultati". Vignolini invita "a mettere da parte le scaramucce politiche tra le varie fazioni. Si arriva a Bruxelles con la consapevolezza che abbiamo in mano un sistema che può funzionare e che può essere un esempio. Il legislatore europeo deve capire quanto sia importante ascoltare le nostre richieste che non rappresentano la salvaguardia di poche realtà produttive, ma di un intero sistema produttivo nazionale dove la sostenibilità ambientale deve essere considerata una nuova chiave di lettura del Made in Italy". Così "lo sportello è un ulteriore passo avanti per creare una maggiore massa critica e lobby di distretto per poter essere influenti sulle decisioni".

"Prato textile district days – chiosa Luca Benedetti, neo eletto presidente filiera moda di Cna Toscana centro – è servito per far conoscere che andremo a Bruxelles come distretto unito. Il delicato momento di crisi richiede di tenere alta l’attenzione. Ci aspettiamo che il distretto venga compreso per le sue peculiarità, essendo il primo distretto tessile europeo. La nostra esperienza deve avere un peso: le leggi europee devono servire ad un rilancio e non per diventare un ulteriore capestro".

Sara Bessi